Via Bellarmino, blitz notturno dei cittadini: fiori al posto della discarica

La strada cambia faccia, "ora continueremo"

Via Bellarmino

Via Bellarmino

Milano, 18 aprile 2017 - Metteva tristezza solo a guardarlo, quell’angolo di via Bellarmino. Uno spicchio di terra battuta non distante da piazza Abbiategrasso, sempre preda di incivili, sempre stracolmo di rifiuti. Ora, però, è tutta un’altra cosa: merito di un gruppo di cittadini che ha cambiato il volto di questo luogo con due incursioni notturne: il nome della “banda” è ColoraMIconifiori, e già aveva portato colore nel giardinetto di via De Sanctis.

Una cordata che ha unito i cittadini della Compagnia dell’Anello di via Dei Missaglia, quelli della Social street (pagina Facebook) Baia del re, Guerriglia gardening e tanti altri residenti-volontari. Il primo passo è stato compiuto una settimana fa, con la raccolta dei rifiuti e la preparazione del terreno, mentre tra giovedì e venerdì c’è stata la seconda puntata: «Nuovo tam-tam con tanto di chiamata alle armi, cioè ai fiori», spiegano i promotori. «La settimana scorsa avevamo seminato. Ma quello sterrato in attesa della crescita floreale proprio non ci piaceva. Così si è deciso all’unanimità di sistemare fiori già sbocciati per dare una decisa nota di colore a quel luogo». Appuntamento alle 21, caffè improvvisato e poi via ai lavori con rastrelli, zappe, picconi e pale. Tutto autofinanziato dai partecipanti. «Si è optato per un design simbolico: un cuore di fiori, a dimostrazione di quanto amore mettiamo in queste azioni». Che ora proseguiranno.

Il prossimo appuntamento di quartiere sarà mercoledì alle 19 per la festa in strada a cura dei residenti riuniti nel gruppo spontaneo della Social street Baia del re. Appuntamento in via Palmieri angolo Montegani sul marciapiede per un aperitivo in strada «con apecar», e che per questo è stato battezzato Apieour. Per promuovere la socializzazione e riappropriarsi del quartiere. Ci saranno decorazioni e «il saltone del Mobile»: «Porteremo un mobile e lo salteremo, una provocazione per avere in periferia il nostro Salone del Mobile», spiega Fabio Vergottini, della social street, tra gli organizzatori dell’evento.

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