'Umani a Milano': una persona, una foto, una storia per raccontare i senzatetto

Un racconto metropolitano realizzato grazie alla collaborazione di Fondazione Progetto Arca, da oltre 20 anni a fianco delle persone in grave stato di indigenza

'Umani a Milano'

'Umani a Milano'

Milano, 1 febbraio 2018 - Conoscete Milano? Siete sicuri di conoscere proprio tutto? Anche quella Milano un po' nascosta, difficile da intercettare, che abita la città ma la vive in silenzio, incontrando di rado lo sguardo dell’altro? Da oggi per un mese, la seguitissima pagina Facebook “Umani a Milano” (22mila followers), ideata dall’autore e scrittore Stefano D’Andrea, racconterà il mondo sommesso delle persone senza dimora che popolano il capoluogo lombardo. Un racconto metropolitano realizzato grazie alla collaborazione di Fondazione Progetto Arca, da oltre 20 anni a fianco delle persone senzatetto e in grave stato di indigenza. Una foto e una storia di 5 minuti al giorno per narrare attraverso un ritratto il qui e l’ora di una Milano diversa dal solito.

I protagonisti degli scatti, infatti, sono alcuni degli ospiti che la onlus assiste all’interno dei suoi centri di accoglienza. Ma non solo: i loro ritratti si alterneranno sulla pagina con quelli di chi ogni giorno lavora all’interno delle strutture di assistenza e ricovero: psicologi, assistenti sociali, cuochi, medici, infermieri, mediatori linguistici. Tutti ritratti intensi, in cui gli occhi sono ben evidenti, associati a brevi didascalie con nomi di fantasia ma stralci di vita vera.

Così Stefano D’Andrea spiega la collaborazione con Progetto Arca “Un’amica mi ha chiesto se volevo fare del bene facendo qualcosa che sapevo fare, io ho detto sì. Così mi sono trovato a raccontare un pezzo di città che si fa fatica a incontrare. Un’avventura che arricchisce Umani a Milano, il cui scopo è proprio quello di ridurre le distanze, spezzare il vuoto che c’è tra le persone che si incrociano sui marciapiedi ogni giorno. Si ha meno paura degli altri se ci hai parlato”.

Umani a Milano è un progetto di storytelling che va avanti dal 2014 ininterrottamente su Facebook ed è diventato anche un libro. La pagina è una sorta di specchio che riflette Milano attraverso il suo popolo: un “umano” al giorno incontrato per caso per strada a cui si chiede un ritratto e un brevissimo racconto di che cosa sta facendo lì in quel momento. Il progetto, nato da un’idea di Stefano D’Andrea su ispirazione dell’opera Humans of New York del fotografo Brandon Stanton, prosegue anche grazie alla collaborazione di un gruppo di giovani fotografi.

 

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