Uccisa in casa: quei tagli sulle mani e le verifiche sugli orari. Sotto torchio il marito

Rosanna Belvisi è stata trovata morta in casa in via Coronelli: l'arma del delitto potrebbe essere un grosso coltello. Trovati piccoli pezzi di garza insanguinata vicino all'abitazione

RILIEVI Investigatori della Scientifica sul posto a caccia di indizi preziosi (Newpress)

RILIEVI Investigatori della Scientifica sul posto a caccia di indizi preziosi (Newpress)

Milano, 16 gennaio 2017 - «Stiamo procedendo con il sopralluogo per l’omicidio della donna di 50 anni ammazzata con ferite da arma bianca. Abbiamo portato il marito e alcune persone del palazzo in Questura per sentirli». Lo ha detto ieri sera il capo della squadra mobile Lorenzo Bucossi uscendo dall’edificio di via Coronelli 11 dove è stata trovata morta Rosanna Belvisi. «La chiamata al 118 risale alle 15, stiamo verificando la congruità degli orari per stabilire quanto si discostano l’orario della telefonata e quella della morte». Il marito Luigi Messina ha raccontato di essere andato a fare una passeggiata nel primo pomeriggio e di essere rientrato poco dopo nell’appartamento al piano rialzato dove ha trovato la porta aperta e la moglie a terra con una profonda ferita alla gola. L’arma usata per sgozzare la donna non sarebbe stata ancora ritrovata, ma potrebbe essere un grosso coltello da cucina; rinvenuti, invece, piccoli pezzi di garza insanguinati, in un cestino poco lontano dalla porta di ingresso del palazzo, che potrebbero essere stati usati dall’assassino per ripulirsi o per tentare di medicarsi le ferite.

Il marito ha un lontano precedente per resistenza a pubblico ufficiale. Nessuna denuncia per maltrattamenti, ma litigi continui della coppia (più volte sentiti dai vicini) sempre per gelosia e un intervento delle forze dell’ordine un paio di mesi fa proprio per una violenta discussione. Lui e la moglie erano sposati da quasi trent’anni, ma un passato non sentimentalmente sereno tornava spesso a galla. Rosanna e il marito erano tornati sabato da Pantelleria, dove erano stati a far visita al fratello di lei. Sul posto il pm di turno, Gaetano Ruta, gli agenti della Sezione Omicidi della Mobile e quelli della Scientifica. Gli investigatori stanno cercando di ricostruire i dettagli del pomeriggio finito in tragedia. Chi poteva volere così male a Rossana? «Una donna molto perbene», dicono i vicini. E chi può essersi introdotto in casa senza essere visto, in un condominio in cui si conoscono tutti? Chi l'ha sgozzata con tanta violenza? L’assassino ha poi lasciato la porta aperta. Sotto torchio in serata il marito: il suo racconto non ha convinto fin dall’inizio e poi sulle mani di lui sono stati trovati tagli compatibili con ferite da coltello.

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