MASSIMILIANO MINGOIA
Cronaca

Palasharp, niente moschea: la struttura passa al Demanio

La tormentata storia della struttura di via Sant'Elia arriva a un nuovo capitolo

Preghiera islamica davanti al Palasharp

Preghiera islamica davanti al Palasharp

Milano, 10 ottobre 2016 - Dallo sport alle Politiche sociali fino al Demanio. Tormentata la storia dell’ex Palasharp. In quell’area di via Sant’Elia sarebbe dovuta sorgere una moschea, ma così non sarà, a dar retta anche a una recente determina del Comune. Ma ripartiamo dall’inizio. La tensostruttura costruita negli anni Ottanta, ormai da anni chiusa e in stato di degrado, è stata in capo all’assessorato allo Sport fino all’ottobre del 2014. Da quel momento fino allo scorso agosto, invece, è stata gestita dall’assessorato alle Politiche sociali. Sì, perché il terreno dove sorge l’ex Palasharp era una delle tre aree comunali che comparivano nel bando per i luoghi di culto annunciato dalla Giunta Pisapia nell’ottobre 2014. Gara complicata, con svariati ricorsi. In prima battuta la gara per il terreno aveva visto prevalere il Coordinamento delle associazioni islamiche di Milano (Caim) con un progetto di moschea firmata dall’archistar Italo Rota. Niente da fare.

A inizio agosto la Giunta del sindaco Giuseppe Sala, eletto poco più di un mese prima, ha revocato il bando. Tutto da rifare. L’ex Palasharp è rimasto in capo all’assessorato alle Politiche sociali ancora per poco. In una determina di metà settembre si legge che dopo lo stop al bando sui luoghi di culto "è cessata la motivazione per la quale la direzione centrale Politiche sociali aveva chiesto l’assegnazione dell’area di via Sant’Elia". La mossa più prevedibile da parte dell’amministrazione sarebbe stata quella di riassegnare l’ex Palasharp all’assessorato allo Sport, ma così non è stato. Il motivo è riassunto nella determina: "Il settore Sport ha segnalato che “la struttura nell’attuale stato manutentivo non rappresenta più luogo di intrattenimento con una programmazione varia e intensa di spettacoli ed eventi, ma crea alla città problemi di igiene e sicurezza’’, dimostrando quindi di non avere una progettualità sulla stessa".

Sport "bocciato". Risultato: "La gestione e l’utilizzo dell’immobile possono essere meglio valutati dal settore Demanio, Patrimonio e Logistica per le specifiche competenze in materia". Il dossier Palasharp è già sul tavolo dell’assessore al Demanio Roberto Tasca. Passaggio tecnico, ma non solo. Su quel terreno il Comune non punta più a realizzare una moschea, ma ha allo studio altri progetti. Lunedì prossimo, intanto, il Consiglio comunale è convocato per una seduta straordinaria sul tema moschea. Si riparte da zero.

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