Mazzette, medico ai domiciliari. Intercettazione choc: "Ho rotto un femore per allenarmi"

Nuove accuse per Norberto Confalonieri, indagato per corruzione, turbativa d'asta e lesioni. "Invece dei punti le ho messo una cerniera così la apro più facile", racconta il primario a una collaboratrice. L'Asst Pini: "Estranei alla vicenda"

Un medico

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Milano, 23 marzo 2017 - "Ho rotto un femore... per allenarmi su quella là... quella là che devo fare privatamente". Così in una conversazione intercettata il primario di Ortopedia dell'ospedale Gaetano Pini, Norberto Confalonieri, finito ai domiciliari con l'accusa di corruzione e turbativa, giustificava col suo interlocutore la tecnica utilizzata per operare un'anziana paziente di 78 anni. "Stando alle risultanze delle intercettazioni, il 22  marzo 2016 presso l'ospedale Gaetano Pini - si legge nell'ordinanza di custodia cautelare - Confalonieri aveva provocato la rottura di un femore a un'anziana settantottenne, operata a suo dire per allenarsi con la tecnica d'accesso anteriore 'bikini' proprio in vista di un intervento privato che avrebbe effettuato una settimana dopo, il 30 marzo. "Invece dei punti le ho messo una cerniera così la apro più facile", dice a una collaboratrice in un'altra conversazione. La paziente era stata operata privatamente alla clinica San Camillo di Milano, ma il medico le aveva rotto un femore nell'intervento, così aveva deciso di farla ricoverare al Pini per poterla rioperare "con la mutua" 

Ma l'indagine è destinata a riservare altre "sorprese". Sono state infatti eseguite anche 5 misure interdittive e due società sono indagate in base alla legge 231 del 2001 sulla responsabilità per reati commessi dai propri dipendenti. Stando alla ricostruzione dell'accusa, il primario avrebbe messo a disposizione delle due società la propria funzione, sponsorizzando l'acquisto di protesi ortopediche. In cambio dei presunti favori alle due società fornitrici di protesi, Confalonieri sarebbe stato da loro "remunerato attraverso contratti di consulenza 'occulti' e con altre utilità materiali e immateriali, economicamente apprezzabili, estese anche ai suoi familiari". Per la Procura, il professionista avrebbe agito  "in situazione di conflitto di interessi e in violazione dei propri doveri d'ufficio, in un arco temporale dal 2012 al 2015 ha costantemente asservito la sua funzione agli interessi di due società fornitrici di protesi ortopediche".

L'azienda socio-sanitaria territorio (Asst) Pini si dichiara "del tutto estranea agli addebiti mossi" a Norberto Confalonieri, direttore dell'unità operativa ortopedia e traumatologia del presidio ospedaliero Centro traumatologico ortopedico, finito ai domiciliari per corruzione e turbativa d'asta e indagato per lesioni dalla Procura di Milano. "La Asst Pini-Cto - si legge in una nota - sta "collaborando con le autorità competenti per mettere a disposizione degli inquirenti tutto il materiale utile a supporto delle indagini. Ed èinteressata all'accertamento di quanto accaduto, e valuterà la situazione in relazione a quanto emergerà dalle indagini".

 

 

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