Liceo breve, il Gonzaga accelera. E il Beccaria abbandona la corsa

Collegio docenti diviso. Il preside: perdiamo un’opportunità

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Milano, 21 ottobre 2017 - Liceo breve, il bando è pronto: il Gonzaga accelera e studia un linguistico quadriennale; il classico Beccaria, dopo un anno e mezzo di lavori, fa dietrofront e abbandona la corsa. Il collegio docenti si è spaccato a metà: 34 i contrari, 32 i favorevoli, due gli astenuti. «Ed è un vero peccato - scuote la testa il preside del Beccaria Michele Monopoli - non solo il progetto era già pronto, ma corrispondeva a quanto chiesto dal ministero. Nel bando il parere positivo del collegio docenti rappresenta un vincolo. È un errore a mio avviso non partecipare per paure insensate, senza entrare nel merito. Non si sarebbero perse ore». La sperimentazione avrebbe riguardato una classe di 25 alunni.

«Stiamo perdendo un’occasione straordinaria - continua Monopoli -. Cercheremo di cogliere questa riflessione e questo patrimonio per migliorare la qualità del quinquennio, aprendo una riflessione con altri licei». Che al momento procedono con i piedi di piombo: il Parini ha già votato per il no, il Berchet non ha ancora deciso, Schiaparelli e Allende non affronteranno il tema quest’anno. Gli istituti hanno tempo dal 10 ottobre al 13 novembre per le candidature. Il liceo paritario Gonzaga ha creato una commissione ad hoc che sta lavorando all’ipotesi. «La richiesta delle famiglie sta crescendo - sottolinea Roberto Zappalà, direttore generale del Gonzaga e preside dei licei -. Alcuni studenti frequentano il quarto anno all’estero e scelgono di restare lì, per terminare il percorso. Altri tornano col rammarico di non poter finire un anno prima. Leggendo le indicazioni del Ministero noi saremmo già pronti: una delle caratteristiche è lo studio delle materie nella lingua straniera, siamo anche Cambridge International School, gli ingredienti ci sono». L’ipotesi è avviare la sperimentazione su una classe del linguistico. «Presenteremo la proposta in collegio docenti. Si procede con prudenza perché deve essere fattibile, concreta e di qualità. Se risponderà a queste esigenze saremo felici di avviare il liceo breve, c’è consenso», ricorda Zappalà. Fino ad ora sono state 12 in tutta Italia le scuole che hanno sperimentato percorsi quadriennali. A fare da apripista a Milano e in Italia è stato il Collegio San Carlo.

«Abbiamo iniziato sette anni fa con il liceo classico e scientifico – spiega il rettore, don Alberto Torriani -. Quest’anno c’è stata la terza maturità e i risultati confermano la bontà dell’intuizione. È stato creato un team di lavoro con l’ufficio scolastico regionale e il ministero, negli anni abbiamo guardato con attenzione al progetto, correggendo, innovando. Stiamo valutando il nuovo bando, verosimilmente parteciperemo. Il doppio binario permette di cucire un percorso su misura. Per la nostra esperienza mi sento di dire che il liceo quadriennale funziona». Nel frattempo una nuova prima è partita, con una trentina di studenti fra classico e scientifico quadriennale.

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