La Mobile prende pure La Bouche, basista marocchino dei finti agenti

Due giorni fa era toccato al capo della banda, Gian Marco Formisano, catturato a Rozzano

La banda dei finti poliziotti ripresa dalle telecamere

La banda dei finti poliziotti ripresa dalle telecamere

Milano, 27 maggio 2017 - Due giorni fa era toccato al capo della banda, Gian Marco Formisano, catturato a Rozzano. Ieri è finito in manette anche il marocchino Rachid El Mouttaqi detto «La Bouche»: gli agenti della Squadra mobile, coordinati dal dirigente Lorenzo Bucossi, l’hanno scovato a casa di una connazionale di 30 anni, denunciata per favoreggiamento; il 43enne nordafricano si era appena messo a tavola per mangiare un piatto di pasta quando i poliziotti, ai quali non ha opposto resistenza, gli sono piombati addosso.

Lui, secondo le indagini della sezione Antirapine guidata dal commissario capo Luca Izzo, era il basista della banda dei finti poliziotti: intavolava una trattativa fasulla con un pusher per acquistare una partita di cocaina da un chilo, e quando era sicuro che nell’abitazione dello spacciatore di turno c’erano soldi o droga dava il via libera ai complici. Che, armati di riproduzioni di pistole in dotazione alle forze dell’ordine e con pettorine con la scritta «polizia», si presentavano alla porta e urlavano: «Aprite, siamo dell’Antiterrorismo». Sette i colpi messi a segno con questa tecnica tra i quartieri San Siro, Gratosoglio e Sempione, più un raid in strada in zona Comasina.

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