
Gianni Tonelli, il direttore de Il Giorno Giancarlo Mazzuca e il segretario della Lega Matteo Salvin
Milano, 3 agosto 2014 - Il segretario della Lega Nord Matteo Salvini e il direttore del Giorno Giancarlo Mazzuca sono stati protagonisti, venerdì sera, di un seguitissimo dibattito alla festa nazionale del Carroccio in corso a Cervia-Milano Marittima. Sono stati affrontati tutti i temi caldi della vita politica, dalle riforme alla crisi economica, dall’euro alla legge Fornero, dalla politica fiscale a quella europea e internazionale, dall’Expo 2015 all’immigrazione e alla sicurezza, soffermandosi anche su un problema che interessa la riviera adriatica, che è quello dell’invasione degli abusivi commerciali sulle spiagge.
Sul tema della sicurezza è intervenuto, nella prima parte del dibattito, anche il segretario generale del Sindacato Autonomo di Polizia (Sap) Gianni Tonelli. Proprio a lui Mazzuca si è rivolto sottolineando che «la polizia in questi ultimi tempi si trova al centro di accese polemiche sia da parte della sinistra che della destra». «Ogni asino che raglia noi finiamo alla sbarra», ha esordito il sindacalista, annunciando che il Sap ha presentato una proposta di legge con due punti fondamentali: la presenza di un magistrato durante le manifestazioni di piazza e la dotazione per gli agenti di penne con videocamera per registrare tutte le loro azioni.
Oltre mille persone hanno applaudito il botta e risposta tra il direttore del nostro giornale e Salvini. A lui Mazzuca ha chiesto i particolari sull’annunciata giornata “rivoluzionaria” fissata per il 14 novembre. «La stiamo preparando – ha detto Salvini –. Sarà una giornata di resistenza fiscale pacifica alla quale potranno partecipare tutti i lavoratori. Non chiediamo scioperi, anzi, invitiamo a lavorare un’ora in più, ma per le proprie famiglie e non per lo Stato». «In che modo?», chiede Mazzuca. «Ipotizzo degli esempi: per un giorno niente gratta e vinci, niente uso del bancomat, niente sigarette e via di questo passo. Più gente parteciperà, più forza contrattuale avremo nei confronti del Governo». Ricordando poi l’episodio dell’anno scorso, avvenuto proprio a Cervia alla festa della Lega, del lancio delle banane all’allora ministro Cécile Kyenge, Mazzuca ha chiesto al leghista cosa pensa della gaffe del candidato alla Federcalcio Carlo Tavecchio sui calciatori extracomunitari. «Con tutti i problemi che abbiamo è assurdo lo spazio dato a questa vicenda. Sembra che l’Italia sia un Paese fondato sul pallone e non sul lavoro».
«Pena che andremo alle elezioni in primavera?», chiede poi Mazzuca. «Possibile, perché Renzi ha promesso tanto a tutti, mentre non è in grado di mantenere quasi nulla. Cercherà uno strappo perché sa che dal punto di vista economico il 2015 sarà peggio del 2014». Particolarmente interessato il pubblico alle domande a raffica in chiusura di dibattito. «Quali alleanze vede con il centrodestra?» «Quale centrodestra? – risponde il leghista. - Berlusconi e Alfano collaborano con la maggioranza. Noi siamo l’unica opposizione in un panorama in cui le categorie non esistono più. Chi può affermare che Renzi è di centrosinistra?». «Cosa pensa dell’Expo 2015?», incalza il direttore. «Sarà un’opportunità di lavoro a patto che vengano mostrate le eccellenze italiane» e qui Salvini ha ricordato i sessanta miliardi di euro che costa al nostro Paese il falso made in Italy. Mazzuca conclude guadagnandosi il consenso della platea: «E sull’euro che opinione ha?». «Basta euro – risponde Salvini – è stata una manovra genialmente architettata dai tedeschi per rilanciare la loro economia».
di Alessandra Giordano