Brebemi, accordi a rilento sulle aree di servizio

Bettoni: "A fine marzo chiudiamo i contratti. Il traffico? 40mila auto al giorno"

Brebemi

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Milano, 23 febbraio 2016 - Sessantadue chilometri di autostrada senza una pompa di benzina. A un anno e sette mesi dal taglio del nastro la Brebemi è ancora a corto di aree di servizio. Tempo trenta giorni, tuttavia, e per la Brescia-Bergamo-Milano potrebbe arrivare la svolta. «Stiamo ultimando le procedure – spiega il presidente della società di sviluppo, Francesco Bettoni –. Entro fine marzo saremo in grado di dare le indicazioni dei nominativi, stiamo terminando le trattative». L’assegnazione delle due stazioni di Caravaggio e Chiari si è impantanata. Edifici pronti già prima dell’apertura, ma senza investitori disposti a rilevarne le chiavi. Solo a gennaio dello scorso anno si è chiusa la partita con Autogrill e My Chef del gruppo Cremonini, a cui affidare i bar, ma all’appello mancano ancora i fornitori di carburante. Accordi, assicura Bettoni, ormai in porto.

Le aree di servizio non sono l’unico tassello che manca al mosaico dell’autostrada progettata per 1,4 miliardi di euro e costata un miliardo in più. L’interconnessione tra l’A35 Argentea e l’A4 Serenissima non arriverà prima del 2017. Ed è un’opera considerata strategica dai vertici di Brebemi per raggiungere i 60mila automobilisti giornalieri, l’obiettivo messo nero su bianco nel piano economico-finanziario. «Ma il traffico e i transiti stanno aumentando – precisa Bettoni –, siamo sopra i 40mila». «In realtà è una strada con una capacità di 120mila veicoli al giorno, ma continua a essere in condizioni di traffico modeste e non è in grado di ripagare l’investimento – attacca Dario Balotta, responsabile trasporti di Legambiente –. Di contro, la parallela A4 registra 290mila veicoli quotidiani, è piena ma continua ad aumentare i suoi volumi».

E proprio sulla bretella con la Serenissima hanno insistito anche i tecnici del Comitato interministeriale della programmazione economica (Cipe), tanto da assegnare la priorità all’intervento quando nell’estate dello scorso anno hanno stanziato 320 milioni di euro di intervento pubblico per l’autostrada, tra Stato e Regione Lombardia. «Coprono costi aggiuntivi per cause di forza maggiore», si difende Bettoni. Balotta incalza: «Brebemi dimostra di avere una domanda non autostradale, ma residenziale. E non sono stati risolti i problemi di viabilità lombarda, ossia la strozzatura gigantesca tra Agrate Brianza e Pero: la tangenziale nord».

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