Sipario alzato sulla mostra "Umberto Boccioni - Genio e memoria" a Palazzo Reale

"Umberto Boccioni - Genio e memoria" è un percorso attraverso 280 opere. L'esposizione nel centenario della morte dell'artista milanese d'adozione

Presentata la mostra su Umberto Boccioni a palazzo Reale fino al 10 luglio (Omnimilano)

Presentata la mostra su Umberto Boccioni a palazzo Reale fino al 10 luglio (Omnimilano)

Milano, 21 marzo 2016 - Boccioni torna a Milano con la mostra monografica: "Umberto Boccioni - Genio e memoria". In scena a Palazzo Reale 280 opere, nell'anno del centenario della morte del celebre pittore. E' una delle mostre di punta del palinsesto primaverile "Ritorni al futuro" e brilla per la ricchezza dell'indagine sulle fonti che, da Raffaello a Previati, hanno costruito la cultura visiva quasi accademica del giovane futurista. La curatrice della mostra Francesca Rossi: "Questa ricchezza di cultura visiva che lui aveva - ci ha spiegato - poi ha nutrito anche tutto il suo percorso di ricerca per l'arte nuova. Perché come tutti gli artisti delle avanguardie, lui cercava l'arte moderna e l'opera d'arte universale della modernità". Per la prima volta Milano riunisce il ricchissimo patrimonio dell'artista dalle collezioni e dagli archivi dei suoi musei (Camera di Commercio, Castello Sforzesco, Galleria d'arte Moderna, Gallerie d'Italia, Museo del Novecento, Pinacoteca di Brera) il primo al mondo per consistenza e rappresentatività. La mostra sarà aperta al pubblico dal 23 marzo al 10 luglio

Insieme all’eccezionale corpus di 60 disegni di Boccioni del Castello Sforzesco, l’esposizione, sviluppata in ordine cronologico e per nuclei tematici, fonda la sua struttura anche su scritti e documenti identificati e catalogati di recente alla Biblioteca Civica veronese: in particolare una rassegna stampa futurista riunita a partire dal 1911, alcuni libri, appunti sciolti e fotografie e una raccolta di ritagli di riproduzioni artistiche. Si tratta in questo caso di un documento originalissimo, un ‘atlante’ di modelli, una sorta di ‘book’ elaborato da Boccioni nella sua fase prefuturista, utilizzato per studiare ma anche come diario visivo che incrocia in modo fluido e dinamico ricordi intimi con una ricognizione di forme artistiche del passato e della modernità. 

Alcune delle opere citate in questo “Atlante” saranno presentate in mostra (Richard Miller, La Vecchia, Genova, Raccolte Frugone; Sir Frederic Leighton, Le fanciulle greche che giocano a palla, Kilmanorck, The Dick Institute; Jacques Emile Blanche, Il Cherubino di Mozart,  Reims, Musée des Beaux-Arts; Frank Brangwyn, I fabbri, Leeds Art Galleries) e saranno per la prima volta poste accanto a quelle opere di Boccioni per verificarne la relazione artistica (La Nonna, Venezia, Fondazione di Venezia). Esempi talvolta di una cultura figurativa che spazia dal XV secolo alla contemporaneità, come il Ritratto di Massimiliano I imperatore d’Asburgo di Giovanni Ambrogio De Predis del Kunsthistorisches Museum di Vienna (1502), le stampe di Albrecht Dürer (una delle quali appartenuta a Boccioni), o il Ruscello dello svedese Anders Zorn presentato alla Biennale di Venezia del 1905. 

Tutti questi materiali saranno esposti in una sequenza articolata che approfondisce temi e aspetti cruciali della poetica di Boccioni quali lo sviluppo del concetto del dinamismo in rapporto alla figura umana (La donna al caffè, Milano, Museo del Novecento), al ritratto (Materia, raffigurante il ritratto della madre, collezione Mattioli), alla veduta paesaggistica e urbana (Le officine di Porta Romana, Milano, Gallerie d’Italia). 

Il Museo del Novecento, che custodisce il nucleo pittorico e scultoreo di Boccioni più consistente al mondo in una collezione pubblica e che presta al percorso di mostra 11 delle sue opere, partecipa alle celebrazioni che Milano dedica al maestro del movimento futurista presentando nelle sue sale un percorso temporaneo dedicato alla stagione “prefuturista”, dove il legame con la tradizione e lo slancio verso la modernità è particolarmente evidente nelle opere di Balla, Carrà, Russolo e, naturalmente, Boccioni – poi firmatari del primo Manifesto della pittura futurista del 1911. 

“Questo percorso, insieme alle altre opere del Museo del Novecento non esposte nelle adiacenti sale di Palazzo Reale, costituisce per i visitatori un’occasione imperdibile per completare la conoscenza dell’artista e per comprendere a fondo la portata rivoluzionaria del suo lavoro – ha proseguito l’assessore Del Corno –. Proprio per consentire un’esperienza di visita a 360 gradi, il Comune di Milano ha previsto che il biglietto di ingresso alla mostra ‘Umberto Boccioni (1882 - 1916). Genio e Memoria’ comprenda anche l’ingresso al Museo del Novecento”. 

 

INFORMAZIONI

Orari: 

Lun: 14:30 - 19:30 Mar - Mer - Ven - Dom: 09:30 - 19:30 Gio - Sab: 09:30 - 22:30

Ultimo ingresso: un'ora prima della chiusura.

Costo biglietto

Include anche l'ingresso alla mostra '2050. Breve storia del futuro' e offre un ingresso gratuito al Museo del Novecento_ Intero € 13 / Ridotto € 11 studenti, gruppi, over 65, disabili e convenzioni / Ridotto scuole € 6 (valido anche per gruppi organizzati da Touring e FAI) / Speciale Famiglia: adulto € 11, ragazzi € 7 (per 1 o 2 adulti + ragazzi dai 6 ai 14 anni).

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