Elezioni Comunali 2016, Berlusconi: "Dobbiamo riconquistare Milano, poi l'Italia"

L'ex premier ha telefonato durante una riunione di Forza Italia all'auditorium Gaber del Pirellone, rivendicando la scommessa vinta di Expo. Poco prima l'amaro sfogo di Romani: "Ma qui non va bene nulla"

Giuliano Pisapia e Silvio Berlusconi

Giuliano Pisapia e Silvio Berlusconi

Milano, 28 marzo 2015 - Silvio Berlusconi torna alla carica in politica e individua nelle Comunali di Milano del 2016 una battaglia campale: "Nel 2016 dobbiamo riconquistare palazzo Marino con un candidato che sarà sintesi della nostra storia, io sarò con voi per vincere». L'ex Cavaliere lo ha detto a "Lombardia modello per il futuro", riunione di Forza Italia che si stava tenendo all'Auditorium Gaber di Milano. "Amiamo fortissimamente Milano non solo perche' e' la citta' dove siamo nati - ha esordito -. Per noi e' una citta' speciale, da dove e' cominciato il nostro impegno, piu' congeniale alle nostre idee e ai nostri valori". Ha quindi aggiunto di voler «far ripartire Milano e da lì l'Italia». 

RENDITA - Berlusconi ha poi spiegato di voler presentare alle amministrative del 2016 "un programma dettagliato che avra' al centro la qualita' della vita' dopo anni di disordine e degrado piu' totale". Questa citta' "per molti anni ha vissuto di rendita", ha sostenuto Berlusconi, rivendicando la "grande scommessa" vinta dal centro-destra con Expo 2015. "Da Milano riparte la nostra sfida alla sinistra,  una sinistra che cambia le facce ma non cambia mai la sua sostanza, è sempre quella, meno libertà - ha aggiunto Berlusconi parlando ai militanti riuniti nell'Auditorium del Pirellone- la sinistra, Renzi purtroppo lo ha dimostrato. L'Italia non merita questo, come la nostra Milano. Noi saremo in campo per cambiare questa situazione". 

Silvio Berlusconi (lapresse)

NOI SIAMO MAGGIORANZA - Il leader del partito ha poi focalizzato il "target" di Forza Italia: riconquistare il 50 percento degli italiani che non vanno a votare. "Ricordiamoci che a Milano, in Lombardia e in Italia noi siamo la maggioranza vera, naturale. Il 50 percento degli italiani che dichiara di non avere intenzione di andare a votare non è di sinistra, è composto da moderati come noi che sono disgustati da questa politica e da questi politici. E noi dobbiamo assumerci io compito di riportare questa maggioranza alle urne, tutti a votare, sono 24 milioni e dobbiamo farlo perché nel 2016 dobbiamo riconquistare palazzo Marino con un candidato sindaco che rappresenti la nostra storia e della nostra capacità di migliorare. Abbiamo un anno di tempo" ha detto Berlusconi al telefono.

LO SFOGO DI ROMANI - Poco prima della telefonata del leader c'era stato un lungo sfogo di Paolo Romani, capogruppo di FI al Senato: «Siamo divisi e litigiosi - ha detto del partito -. Siamo riconosciuti solo per i litigi. I peggiori di noi vanno in tv solo per dire stupidaggini. Dalle intransigenze stile Brunetta alla melassa a cui appartengo». In Forza Italia, ha aggiunto, «oggi non va bene nulla e da lì dobbiamo partire», magari attraverso «una cessione di sovranità» interna.

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