Casoldo, 17 operai "schiavi": arrestati marito e moglie

Gli operai vivevano in condizioni di quasi schiavitù: 15-20 ore di lavoro, paga misera e dormivano in giacigli fatti di vecchi materassi e cartoni ricavati nel capannone, a contatto con rifiuti e topi

Carabinieri

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Casoldo, 11 marzo 2016 - Due coniugi cinesi di 28 e 26 anni sono stati arrestati dai carabinieri con l'accusa di sfruttamento della manodopera clandestina. Nel loro laboratorio tessile a Casaloldo i militari hanno trovato al lavoro 17 operai cinesi, di cui 16 clandestini, tutti senza contratto di lavoro. Gli operai vivevano nello stesso stabile in condizioni di quasi schiavitù: 15-20 ore di lavoro, paga misera e dormivano in giacigli fatti di vecchi materassi e cartoni ricavati nel capannone, a contatto con rifiuti e topi.

Il titolare è stato portato in carcere, la moglie ai domiciliari. Nel capannone è stata sequestrata merce da confezionare, per lo più calze, per un valore di 120mila euro. Nel luglio dello scorso anno i due erano stati denunciati per gli stessi reati e un loro laboratorio, a Castel Goffredo, era stato chiuso. A novembre i coniugi avevano riaperto l'attività a Casaloldo, a pochi chilometri di distanza, intestandola ad un prestanome.