L’Asm diventa piacentina: offerta una cifra mostruosa

Codogno, oltre 5 milioni rispetto a una base d’asta di 2,5

Il presidente di Asm, Gianfranco Molinari

Il presidente di Asm, Gianfranco Molinari

Codogno (Lodi), 1 dicembre 2017 - Offerta «super» e il comparto gas della multiservizi Asm trasloca nel piacentino. Infatti, la Gas Sales Energia, con sede ad Alseno, si è aggiudicata il bando del servizio di fornitura di gas metano, dopo che la normativa aveva imposto all’amministrazione comunale (socia al 51% di Asm) di mettere sul mercato la partecipata Asmu, la controllata che infatti gestisce il comparto per oltre 7.800 utenze in città.

Sette le imprese partecipanti al bando, ma la società piacentina (sorta nel 2001 anche se il patron parte in Friuli Venezia Giulia con la Metanfriuli negli anni ’70) ha messo sul piatto un’offerta «monstre»: addirittura cinque milioni e 146 mila euro partendo da una base d’asta di due milioni e 550 mila euro. In questo modo ha sbaragliato tutta la concorrenza, anch’essa agguerrita visto che le altre sei offerte avevano superato abbondantemente i quattro milioni di euro. Ora, dopo le incombenze procedurali, si firmerà il contratto e comunque entro i prossimi 60 giorni. La maxi cifra sarà successivamente spartita a seconda delle quote: il 51 % (oltre due milioni e mezzo di euro) finirà ad Asm (il resto al partner privato) che deciderà successivamente se girare la somma al proprietario, cioè il Comune. Potrebbe anche trasferire solo una parte della cifra o tutta. Saranno effettuate valutazioni di natura politico amministrativa anche alla luce di interventi che il Comune (ed anche Asm) vorrà mettere in campo. Ad oggi c’è la notizia, che per la verità ha sorpreso un po’ tutti gli addetti ai lavori, della maxi offerta. «Incamereremo un vero e proprio tesoro – ha sottolineato Gianmario Molinari, presidente di Asm –. La vendita di Asmu è stata un successo. Il mercato ha valutato positivamente e premiato la gestione della partecipata Asmu che negli ultimi anni ha sempre dato utili, non è mai stata in perdita. Personalmente ritengo la vendita un’obbedienza forzata ad un diktat imposto da una legge. Non l’ho condivisa nè ne ho capito le motivazioni».