Sant'Angelo, i residenti: "Vogliamo l’esercito"

In giro c’è paura e tensione in seguito agli episodi di violenza che nei giorni scorsi ha visto protagonista un mendicante egiziano di 30 anni

Il tribunale di Lodi

Il tribunale di Lodi

Sant'Angelo Lodigiano, 24 agosto 2016 - In giro c’è paura e tensione perché gli episodi di violenza dei giorni scorsi con protagonista un mendicante egiziano di 30 anni, residente a Sant’Angelo da dieci anni, finito in carcere lunedì dopo il processo per direttissima, sono solo gli ultimi di una lunga serie. I santangiolini chiedono forze dell’ordine per le strade. Da piazza Caduti fino a piazza Vittorio Emanuele, zone centrali e illuminate della città, di notte in tanti hanno persino paura a camminare. Tanto che il sindaco leghista Maurizio Villa ha invocato l’esercito in città. Dopo le due aggressioni, la prima in pieno giorno, vicino al ponte del Lambro, intorno alle 12 di venerdì, ai danni del pensionato Andrea Grossi di 67 anni, preso a pugni e bastonate dal mendicante «Mimmo» per non avergli dato 2 euro di elemosina, e la successiva aggressione, sabato alle 21, questa volta ai danni del 27enne Alessandro Biancardi, colpito con tre fendenti (uno dritto al polmone) dallo stesso egiziano, perché il giorno prima era intervenuto in difesa di Grossi, la situazione è diventata insostenibile. «Il pestaggio del pensionato è successo a un centinaio di metri dal mio bar – spiega Stefania Rozza, titolare del bar del Ponte in piazza Vittorio Emanuele –. Andrea Grossi ha bevuto un aperitivo e quando è uscito ha incrociato l’egiziano che abita qui vicino, in via Garibaldi. Dopo qualche parola di troppo la situazione è degenerata ed è scattata l’aggressione. Servono più controlli in città perché episodi del genere sono all’ordine del giorno. Sono dispiaciuta anche per Alessandro (Biancardi, l’altro aggredito ferito a un polmone, ndr), è un mio cliente e una brava persona».

I problemi legati alla microcriminalità sono presenti anche in altri quartieri della città. «Il problema della sicurezza è enorme in città – dice il santangiolino Alessandro Dosi che abita da anni al Pilota, uno dei rioni di Sant’Angelo più popolati di stranieri –. Presto andrò in Comune per incontrare il sindaco Villa. Aveva promesso in campagna elettorale più controlli. Ora la situazione è critica e la presenza dell’esercito potrebbe essere una delle soluzioni». Negli ultimi vent’anni le comunità di stranieri in una città che conta solo 13mila abitanti sono cresciute in maniera costante fino a toccare il 18% della popolazione. «Bisogna stare attenti ad andare in giro di notte per Sant’Angelo – spiega Giuseppe Ferrari, 70 anni, nato e cresciuto nella città barasina –. Negli ultimi anni il problema dell’immigrazione ha portato problemi senza precedenti. Il sindaco chiede l’esercito? Ben venga». Per Aldo Cafiso la soluzione sarebbe limitare la presenza di stranieri in città. «L’esercito non risolverebbe niente – spiega Aldo Cafiso –. Il problema è di controllare chi deve entrare a Sant’Angelo. In città arriva di tutto. I problemi ci sono sempre stati. I carabinieri ci sono ma le cose non funzionano perché ci sono troppi delinquenti». Sulla vicenda della doppia aggressione del mendicante egiziano è intervenuto con un post sul suo profilo Facebook il presidente della Provincia Mauro Soldati: «Spero che l’autore dell’aggressione venga condannato ed espulso», scrive Soldati e poi attacca la Lega Nord: « Il sindaco Villa è uomo da mille proclami e l’esercito non risolverà i problemi di Sant’Angelo sulla sicurezza. Anzi, io temo che molti dei problemi che ha Sant’Angelo nascano proprio da errori fatti nel passato dagli amministratori che si sono succeduti». Anche il deputato leghista Guido Guidesi ha scritto sui social: «Chiedo risposte immediate dalla prefettura perché non passi la conferma che si occupa solo di finanziare e coordinare il business dell’immigrazione clandestina». Anche il segretario federale della Lega Nord Matteo Salvini ha scritto sulla sua pagina Facebook: «Il pensionato non gli dà l’elemosina? Il signor Moustafa Hussein lo massacra di botte. Subito liberato (ovviamente!), va ad accoltellare un ragazzo che aveva difeso il pensionato, forandogli un polmone e rischiando di ucciderlo. Ma state tranquilli, dice Renzi, l’invasione è una palla di quell’estremista, brutto, sporco e cattivo di Salvini...Noi non molliamo». carlo.delia@ilgiorno.net