Sperimentazione animale, dibattito alla Biblioteca Laudense

Lodi, il tradizionale incontro su un argomento scientifico promosso dall'associazione Lodi Liberale

Il tavolo dell'associazione che ha promosso l'incontro

Il tavolo dell'associazione che ha promosso l'incontro

Lodi, 29 settembre 2016 - Anche quest’anno l’associazione Lodi Liberale ha promosso il tradizionale incontro annuale focalizzato su un argomento scientifico: dopo le due conferenze sugli OGM degli anni passati si è toccato il tema della sperimentazione animale, argomento piuttosto delicato e di difficile ricezione, come testimoniano i 6 membri delle forze dell’ordine schierati fuori dalla Biblioteca Laudense per fermare eventuali contestatori violenti. A trattare il tema sono stati Gianluca Grignaschi, segretario generale di Research4Life e responsabile del benessere animale presso l’istituto Mario Negri, e Giuseppe Corbellini, professore di Storia della Medicina alla Sapienza di Roma e coautore, assieme a Chiara Lalli del volume "Cavie? Sperimentazione e diritti animali", sempre inerente a questo argomento. Grignaschi è partito da un fatto contingente, cioè la non adesione dell’Italia a una direttiva europea sul tema: "Nel 2010, dopo un lavoro decennale, sono state stabilite le nuove direttive europee in fatto di sperimentazione animale, direttive molto stringenti ma comunque consce della necessità di adottare questo metodo nella ricerca – spiega – e queste direttive sono state oggetto di una lunghissima discussione in Parlamento, che ha avuto come risultato la decisione di non adottarle in quanto lesive del benessere animale. Si tratta di un fatto molto grave, innanzitutto perché molti dei cambiamenti adottati, come quello di impedire l’allevamento di animali in strutture apposite al fine di introdurli poi nei laboratori, non vanno assolutamente incontro al benessere degli animali, e inoltre tutte queste restrizioni ulteriori a una pratica che è ancora necessaria di certo non incoraggiano gli investimenti dei gruppi farmaceutici in Italia". Corbellini invece ha adottato un approccio più filosofico al problema: "Le campagne anti sperimentazioni sono spesso menzognere e di certo non incoraggiano a un dialogo con la comunità scientifica. Ci sono inoltre molte falle nelle argomentazioni addotte da questi gruppi: c’è chi dice che la sperimentazione animale ha creato solo danni, tesi facilmente confutabile andando a vedere tutti quei vaccini, anestetici e dispositivi biomedici ottenuti grazie a esperimenti su modelli animali, chi invece pretende di essere a conoscenza di metodi alternativi validi, quando ad oggi quelli applicabili, studiati da appositi network di scienziati, sono solo complementari; poi c’è chi sostiene che gli scienziati siano volutamente crudeli nei confronti degli animali, chi parla di coscienza degli animali, questione sulla quale si sta ancora indagando a fondo e di diritti animali, ma come può un diritto esistere in natura se è un’invenzione culturale dell’uomo?".