"Il presidente dell'Associazione è il figlio del sindaco"

Bufera ad Arconate su "Amici delle Feste" tra accuse e smentite

Francesco Colombo (StudioSally)

Francesco Colombo (StudioSally)

Arconate (Milano), 6 ottobre 2015 - Feste arconatesi: dopo l’intervento delle fiamme gialle in merito a un misterioso cartellone pubblicitario riguardanti le feste dell’anno scorso, continua la polemica sull’organizzazione dei numerosi eventi dell’estate appena passata. Il gruppo di minoranza “l’Arconate migliore’’ attacca: «Abbiamo già depositato una richiesta di accesso agli atti». I motivi riguardano l’associazione “Amici delle feste’', che si occupa appunto dell’organizzazione degli eventi e il cui presidente è il figlio del sindaco, Francesco Colombo: «In nome della trasparenza, ci piacerebbe sapere quanti soldi sono stati raccolti dal figlio del sindaco per l’organizzazione delle feste e come sono stati spesi. Altri dubbi riguardano proprio la curiosa associazione: chi ne fa parte? Per quali motivi è stata costituita? – tuona l’Arconate migliore –. Intendiamo fare chiarezza nelle sedi opportune per difendere gli interessi di tutti gli Arconatesi, nell’ottica di quella massima trasparenza da noi perseguita per una buona immagine di Arconate, ormai così appannata».

L'Associazione non resta a guardare e fornisce dati e cifre: «Amici delle Feste arconatesi non persegue fini di lucro e si occupa di organizzare gli eventi, a volte in modo autonomo, a volte in collaborazione con il Comune di Arconate, dal quale è stata riconosciuta ufficialmente – spiega Francesco Colombo –. Non andiamo a raccogliere soldi per conto del Comune ma come associazione, per organizzare in questo caso gli eventi estivi 2015. Come donazioni liberali abbiamo raccolto 12.400 euro e di questi abbiamo speso 11.180 euro per l’organizzazione di tutta la stagione estiva, esclusa la festa della birra per la quale c’è stato un conteggio a parte. Sono stati dunque investiti in sistemi audio luci, nel compenso per gli artisti e nella comunicazione degli eventi (i volantini). Durante la festa della birra abbiamo raccolto 18.560 euro e abbiamo speso 17.750 euro . L’avanzo sarà messo da parte per altre feste o reinvestito in attrezzature. Per fare chiarezza però – chiude Colombo – vorrei fare un confronto con gli anni passati. Nel 2002 il Comune ha speso per le feste 61.500 euro; nel 2004, 54 mila euro e nel 2007, circa 83 mila euro. Inoltre, ci è stato raccontato dalle attività commerciali che in anni passati sarebbero stati direttamente gli amministratori a girare per chiedere contributi. Al di là delle polemiche, il fatto che dei volontari passino per persone poco trasparenti è fastidioso».