Wikimania, il grande lavoro dei volontari a Esino Lario

Al raduno di Esino Michele, studente di filosofia, si è occupato di curare i contenuti da dibattere

Michele Lavazza

Michele Lavazza

Esino Lario, 23 giugno 2016 - La grande forza di Wikimania è il piccolo esercito di volontari, per lo più altamente specializzati, che hanno lavorato nell’ultimo anno per arrivare all’evento di questi giorni. Sono tante le storie come quella di Michele Lavazza, studente milanese di filosofia, che collabora con Wikimedia e che in questo evento ha gestito la preparazione dei contenuti nelle varie conferenze che si svolgeranno a Esino. «Di norma – spiega Lavazza – la parte più complessa è proprio la scelta dei contenuti da dibattere perché la parte logistica è limitata dal fatto che Wikimania viene organizzata in grandi città in centri congressi dove c’è tutto. Qui invece la parte dei contributi è diventata quella apparentemente più semplice perché si è dovuto organizzare tutto il resto dalle sale conferenze alle camere da letto passando per la connessione e i trasporti».

Nelle parole di Lavazza anche le motivazioni che spingono uno studente di filosofia ha dedicare così tanto tempo ed energie a un evento: «Per prima cosa la possibilità di prendere parte da protagonista a qualcosa di grande e unico, qualcosa che definirei epico proprio per le modalità di organizzazione e per il fatto che Esino ha «battuto» delle metropoli. Poi c’è la bellissima esperienza umana di stare a contatto con tutte queste persone e infine l’esperienza professionale perché partecipare a questo evento è una cosa che insegna molto e anche nel mondo del lavoro sarà utilissima». Accanto a Michele la sua fidanzata Silvia Tripolone, altra studente di filosofia, che è arrivata a Esino per stare accanto al suo ragazzo e racconta: «Un anno fa nessuno di noi due conosceva Esino, Michele è stato coinvolto in questa sfida e la cosa mi ha appassionato per cui ho voluto essere della partita. Questo mi ha permesso di far nuove esperienze e di scoprire questa bellissima realtà montana». Una bella esperienza che rimarrà nel suo cuore per chissà quanto tempo. «Adesso partecipiamo attivamente a questo raduno», concludono.