Lecco, condannati giudice e avvocato: "Ci fu dolo intenzionale"

Otto mesi di pena, ecco le motivazioni della sentenza

Giudice e avvocato sono stati condannati a otto mesi con sospensione della pena

Giudice e avvocato sono stati condannati a otto mesi con sospensione della pena

Lecco, 30 luglio 2016 - Depositate le motivazioni della condanna a otto mesi di un giudice e avvocatessa lecchese. L’accusa: tentato abuso d’ufficio. I fatti risalgono al 29 settembre 2011 a Lecco e il processo - essendo coinvolto un magistrato - si è tenuto al tribunale di Brescia

Il collegio giudicante, composto da Vittorio Masia come presidente, Maria Chiara Minazzatio e Tiziana Gueli, quest’ultima nel ruolo di giudice estensore, ha condannato, senza le attenuanti generiche, Gian Marco De Vincenzi e Tatiana Balbiani perché «nello svolgimento delle loro funzioni di pubblici ufficiali non agivano con esclusivo riguardo alla cura e interessi della persona del beneficiario e senza tener conto dei suoi bisogni». Di fatto l’avvocatessa ha esercitato un ruolo di amministratrice di sostegno, assegnatole dal giudice De Vincenzi.

Nella sentenza si legge: «Il giudice tutelare autorizzava in data 29 settembre 2011 l’acquisto di un immobile, operazione rispetto alla quale vi era un conflitto di interessi con l’amministrata, avente ad oggetto compravendita di un bene gravato da ipoteca». «Così compiendo atti idonei e diretti in modo non equivoco ad arrecare intenzionalmente a B.P. un danno ingiusto, rappresentato dall’eccessivo prezzo del bene e a procurare un ingiusto vantaggio»  Nelle 24 pagine del dispositivo delle sentenza sono stati ricostruiti i fatti, sentiti testimoni e nella valutazione della prova i giudici bresciani scrivono: «L’operato del dottor De Vincenzi rivela il dolo intenzionale del reato insito nel proposito di voler favorire l’amministratrice, avvocato Balbiani». 

Durante il processo sono emerse delle responsabilità – sulla base delle deposizioni dei testimoni chiave – e il giudice Masia ha accolto la richiesta del sostituto procuratore che chiedeva un anno di pena. Il giudice De Vincenzi e l’avvocatessa Balbiani sono stati condannati entrambi a otto mesi e interdetti dai pubblici uffici per la durata della pena sia il giudice e che l’avvocatessa. I giudici bresciani hanno deciso la sospensione condizionale della pena e «la non menzione della condanna». Dopo la sentenza di primo grado è stato preannunciato il ricorso