Amianto killer, in Comune uno sportello

«Faremo un censimento per stare vicini ai malati»

In crescita i tumori legati all’amianto

In crescita i tumori legati all’amianto

 Lecco, 23 febbraio 2016 - Le malattie provenienti dall’amianto sono sempre più diffuse, anche nel Lecchese. Per questo il Gruppo aiuto Mesotelioma Onlus domani dalle 9 alle 12 aprirà con cadenza quindicinale uno sportello amianto in una saletta al primo piano del palazzo comunale di Lecco.

Sarà aperto gratuitamente a tutti i cittadini che vorranno informazioni sia riguardo la malattia causata dall’amianto, segnalando i diritti e dando un primo supporto per chi ne è colpito e per le loro famiglie, oltre a indicazioni per le possibili cure, sia dare informazione sui pericoli che l’amianto può provocare indicando e l’importanza della bonifica. «Inoltre forniremo a breve una guida semplice e di facile lettura – spiega la responsabile del gruppo Cinzia Manzoni –. Desideriamo, dopo due anni di attività di sensibilizzazione sul nostro territorio, fare un appello affinché chiunque, anche se non colpito dal problema amianto, possa conoscerci e unirsi a noi offrendo qualche ora per una battaglia civica e di carattere sociale che coinvolge ciascuno di noi. E presto promuoveremo nuove ed importanti iniziative». In tutta la regione si sono registrati 270 casi di malattie da asbesto nel 2011 e 272 nel 2012. Inoltre i casi di mesotelioma pleurico nel 2011 sono stati 163, mentre nel 2012 ben 172. In totale a Lecco si trova il 3,3% dei malati lombardi (2.790) e dal 2000 al 2010 sono stati registrati ben cento casi di mesotelioma in tutta la provincia. Il gruppo è formato da parenti di persone che spesso non hanno lavorato con l’amianto, come per esempio il padre di Cinzia Manzoni, Angelo, impiegato per 17 anni in una banca di Lecco. Per tutti quegli anni ha respirato il minerale, che si trovava sotto l’edificio.

La malattia però resta latente per decine di anni. E così su dodici colleghi, lui è il sesto che si è ammalato. O come Giuseppe Librizzi, che morì nel marzo 2005 per una rara forma tumorale causata probabilmente da una prolungata esposizione all’amianto nell’azienda presso cui aveva lavorato dal 1978 al 2001. E nel 2006 la famiglia, rappresentata dall’avvocato Richard Martini, aveva ottenuto giustizia in tribunale. Il giudice infatti aveva condannato i titolari dell’azienda.

Il gruppo di lavoro sul mesotelioma e il nuovo sportello ha come obiettivo raccoglòiere informazioni e poi avviare iniziative a tutela di lavoratori o ex lavoratori a contatto con l’amianto.