Frana sulla Superstrada 36, deviazione ad Abbadia verso nord

Il dissesto si è verificato tra il chilometro 57,6 e il 73,350 in direzione nord tra Abbadia Lariana e Bellano. In direzione sud non risultano problemi D.D.S.

Frana (Germogli)

Frana (Germogli)

Lecco 12 novembre 2014 – Una frana si è abbattuta sulla Superstrada 36 che è stata chiusa al transito tra Abbadia Lariana e Bellano. Lo smottamento si è verificato martedì sera poco prima di mezzanotte, quando alcuni detriti sono piombati sulla statale tra il chilometro 57,6 e il 73,350 in direzione nord, precisamente nel territorio di Varenna al chilometro 65,2. Per quanti sono diretti verso l'alto Lario, Sondrio e la Valtellina è obbligatorio imboccare lo svincolo di Abbadia Lariana e percorre la viabilità provinciale sino al reinnesto di Bellano. Gli automobilisti e i camionisti in transito sono stati dirottati sulla più angusta e lenta Sp 72, dove si sono formate lunghe code, come avvenuto in occasione della galleria Monte Piazzo.

I torrenti Molgora, Gandoglio e Bevera e il fiume Lambro hanno rotto gli argini in più punti. Si teme anche per il lago di Pusiano, come per l'Adda a Brivio. I collegamenti viari risultano interrotti tra Merate e Olgiate Molgora, a Bulciago, a Olginate, Molteno, Costa Masnaga. Sono stati chiusi diversi svincoli della Ss 36 e sottopassi. Diversi scantinati box ma anche abitazioni sono stati invasi dai detriti. A Cortenova, in Valsassina, l'allerta è elevata e si è pronti all'evacuazione delle zone di Bindo e Val Rossiga. In meno di ventiquattro ore sono caduti quasi 70 millimetri di pioggia, 70 litri per ogni metro quadrato di terreno, dall'inizio del mese quasi 280, più del 10% delle precipitazioni dell'intero anno in pochi giorni. L'ondata di maltempo ha costretto pure il rinvio della partita di Calcio in programma tra i giocatori del Lecco e quelli del Seregno a causa del campo impraticabile. I pendolari sia della Lecco – Milano via Carnate sia quelli della Lecco – Milano via Molteno, la cosiddetta besanina, hanno dovuto fare i conti con ritardi delle partenze dei treni.

Verso sud, e quindi Lecco e Milano, non risultano invece problemi. Dal pendio che sovrasta la traffica arteria si sono staccati a causa delle incessanti precipitazioni circa 100 metri cubi di terra e detriti. Le reti di contenimento e paramassi hanno probabilmente evitato disagi e problemi ben peggiori, impedendo alla roccia e alla terra staccatesi dal pendio che sovrasta la traffica arteria di invadere completamente le corsie. Il fronte del dissesto, provocato dalle abbondanti piogge degli ultimi giornata anche da un territorio estremamente instabile, si estende per una lunghezza di una ventina di metri e un'altezza di una quindici e si è staccato da un'altezza di circa 35 metri rispetto al nastro d'asfalto. Vigili del fuoco e tecnici dell'Anas hanno lavorato l'intera notte per monitorare la situazione e sono sul posto anche adesso in attesa di definire strategie e tempi di intervento.

L'incubo comunque per i residenti della zona dovrebbe durare giusto il tempo di ultimare le opere di disgaggio del materiale ancora pericolante e di ripristinare le protezioni. In prefettura è stato inoltre attivato il tavolo del Piano delle emergenze viabilistiche con presidi di carabinieri, poliziotti, volontari e operatori della protezione civile per cercare di limitare i disagi tra Lecco e Colico.