Hotel Rigopiano, i volontari del Soccorso alpino di Lecco continuano a scavare

I primi tecnici rientreranno a casa quest'oggi, altri partiranno per l'Abruzzo martedì

I tecnici del Soccorso alpino in azione

I tecnici del Soccorso alpino in azione

Lecco, 22 gennaio 2017 – I quattro tecnici del Soccorso alpino della XIX delegazione lariana partiti per primi già mercoledì scorso per aiutare i terremotati dell'Abruzzo e del Centro Italia sommersi dall'ondata di neve e gelo torneranno a casa probabilmente questa sera, dopo cinque giorni di estenuante lavoro. I cinque colleghi impegnati nella zona dell'Hotel Rigopiano almeno per ora rimangono sul posto e continuano ad operare in condizioni proibitive. Hanno raggiunto il tetto dell'albergo facendosi largo a colpi di badile nella spessa coltre bianca. Martedì dovrebbero partire altri volontari per garantire loro il cambio.

“Sono tutti stremati – spiega il presidente del Cnsas lecchese Gianni Beltrami che per quanto possibile cerca di mantenersi in costante collegamento con loro -. La situazione è critica. La neve si è compattata, il maltempo continua a imperversare e inoltre il rischio di nuove slavine è molto elevato, ha raggiunto il livello 4 su una scala di 5”. Per questo è stato deciso di inviare alcuni soccorritori più in quota rispetto al luogo dell'intervento in modo da monitorare costantemente e direttamente il pericolo. Ad altri invece è stato assegnato il compito di tenersi pronti in caso di emergenza e qualora i compagni venissero investiti da una eventuale valanga.

“Noi siamo pronti e disponibili ad inviare ulteriori rinforzi – prosegue Beltrami -. Non appena ci è stata domandata la disponibilità ho ricevuto moltissime adesione”. Oltre che nella zona calda di Farindola, gli operatori della XIX lariana si stanno occupando di raggiungere le persone rimaste bloccate nei centri isolati per garantire viveri, medicinali e approvvigionamenti. Sin dove possono procedono con le jeep, i mezzi fuoristrada, gli spalaneve e i cingolati, poi proseguono a piedi, con gli sci e le pelli di foca, macinando chilometri e chilometri a passo di marcia battendo la pista. Possiedono tutti competenze specifiche per intervenire non solo in un ambiente impervio innevato ma anche nel soccorso sanitario.