Lecco, i tecnici del Soccorso alpino a Rigopiano

Altri cinque uomini della XIX dleegazione lariana sono partiti quest'oggi

I tecnici del Soccorso alpino in Abruzzo

I tecnici del Soccorso alpino in Abruzzo

Lecco, 20 gennaio 2017 – Altri cinque tecnici del Soccorso alpino della XIX delegazione lariana sono partiti per aiutare e assistere i terremotati del Centro Italia che ora devono pure fare i conti con la neve e il gelo. Sono due lecchesi, due comaschi e un varesotto. Sono stati destinati a dare il cambio ai colleghi che si trovano già nell'area dell’Hotel Rigopiano a Farindola, in provincia di Pescara.

Il numero degli operatori del Corpo nazionale del soccorso alpino e speleologico lecchese intervenuti nelle aree strette nella morsa del freddo sale così al momento già nove: quattro si trovano sul posto nelle zone del Gran Sasso già da alcuni giorni. “I nostri uomini si sono fin'ora occupati di raggiungere le persone isolate per fornire loro medicinali, beni di prima necessità, generi di conforto e rifornimenti – spiega Gianni Beltrami, presidente della XIX delegazione -. Stanno operando in condizioni proibitive e estremamente impegnative. Da quello che mi hanno riferito in una giornata hanno percorso almeno una ventina di chilometri ciasuno sugli sci”. Pur avendo a disposizione mezzi fuoristrada e cingolati attrezzati, alcuni posti sono raggiungibili solo a piedi, a passo di marcia. Le frazioni poste più in alto sono in molti comuni bloccate dalla neve, che supera i due metri a una quota di circa 900 di altitudine.

Chi si trova lì spesso non ha a disposizione l’energia elettrica né la connessione telefonica. Molti tuttavia sono attrezzati con un generatore autonomo, anche se la benzina scarseggia. In parecchi dispongono pure di viveri e acqua, ma non conoscono il quadro della situazione e necessitano di collegamenti con le stalle per accudire gli animali e per mettersi in contatto con i parenti e i familiari. In alcuni casi truttavia hanno bisogno pure di aiuto sanitari sanitario. Gli operatori del Soccorso alpino lombardo sono infatti tutti certificati per portare assistenza sanitaria in ambiente ostile, accanto a medici e infermieri. Hanno frequentato corsi di formazione specialistici sulla medicina d’urgenza e d’emergenza.