Tragedia a Rovato, l'amico di Luca: "Amava il lavoro, voleva innovare l'azienda"

Il giovane operaio era rimasto incastrato nel tornio che lo ha stritolato sotto gli occhi del papà

Luca Lecci

Luca Lecci

Rovato (Brescia), 19 gennaio 2018 - Franciacorta e Valtrompia ieri non avevano parole sufficienti ad esprimere il dolore per la morte di Luca Lecci, il diciannovenne di Villa Carcina morto dopo essere rimasto impigliato in un tornio mentre lavorava nell’azienda di famiglia, che ha sede a Rovato da circa un anno. La notizia della tragedia avvenuta nei due paesi è arrivata tra la serata di mercoledì, quando è stato chiaro che Luca era in condizioni disperate, e giovedì mattina, quando è stata ufficializzata la sua morte. I genitori non hanno mai smesso di piangere il loro ragazzo.

In particolare il padre Fontano, che tutti chiamano Massimo, è rimasto quasi in silenzio e a testa bassa per tutta la giornata, con ancora negli occhi il ricordo della disgrazia, avvenuta nella zona industriale di Rovato, all’interno della azienda Elettronica LG di via Stelvio. Lui e la moglie, per tutto il giorno, sono restati all’obitorio degli Spedali Civili, preso d’assedio da amici, colleghi e compaesani. A fare loro compagnia c’erano la fidanzata e il migliore amico di Luca. Luca adorava ed era innamoratissimo della sua Laura, che vive con i genitori a Cazzago San Martino. Erano fidanzati da circa un anno.

Il suo migliore amico, invece, è Marco De Carli, con cui Luca è cresciuto e con cui ha trascorso la serata prima della sciagura. «Luca amava moltissimo il suo lavoro – ha spiegato l’amico Marco – giusto l’altro ieri abbiamo parlato dei suoi progetti futuri e di come avrebbe voluto innovare l’azienda paterna. Sabato scorso, invece, abbiamo festeggiato insieme il suo compleanno. Presto sarebbe partito per una trasferta. Amava farlo».

Ieri, di fronte alla sala mortuaria, i ricordi si sono rincorsi. «Per me Luca era più di un amico - ha aggiunto Marco - lo consideravo un secondo fratello e un grande esempio». Diplomato agli artigianelli lo scorso anno, Luca ha seguito uno stage e poi è andato a lavorare con il padre. «Siamo vicini alla famiglia - hanno spiegato il sindaco di Rovato Tiziano Belotti e il vicesindaco Pierluigi Toscani, che è stato uno tra i primi ad accorrere sul luogo dei fatti - il Comune di Rovato c’è per qualsiasi necessità». Dalla Fiom è stato fatto sapere che sapere che durante gli scioperi in corso in questi giorni sarà ricordato il giovane lavoratore del settore metalmeccanico.