Tramedautore al Piccolo Teatro, polifonia di voci del mondo sul palco

Da mercoledì la grande kermesse internazionale

"Fear and desire", opera da cui è tratta l’immagine "Storia di passioni"

"Fear and desire", opera da cui è tratta l’immagine "Storia di passioni"

Milano, 13 settembre 2017 - Un viaggio a nord. Un viaggio dove basta aprire la finestra per respirare aria di politiche progressiste: stato sociale, senso civico, integrazione. Ma sotto il tappeto mica si nasconderanno montagnette di polvere? Il teatro è da sempre strumento utile per capire la realtà di un paese. Con misura, s’intende. Che altrimenti verrebbe da pensare che ogni salotto scandinavo sia una specie di soffocante kammerspiel… E allora incuriosisce particolarmente la nuova edizione di Tramedautore, il Festival internazionale delle Drammaturgie al solito organizzato dall’Associazione Outis in collaborazione con il Piccolo.

In questi anni ha permesso di scoprire molto (molto) teatro di qualità da latitudini non scontate: Giappone, Sudamerica, Africa, India. Un lavoro di scouting, traduzione, messa in scena. Che ora si concentra invece su autori provenienti da Italia, Belgio Gran Bretagna, Olanda e Svezia. Per la prima volta diretto da Benedetto Sicca, Tramedautore è in programma da oggi al 24 settembre allo Studio, al Grassi e al Chiostro Nina Vinchi. Undici gli spettacoli, a indagare paure e fragilità che battono forte sotto il benessere. Ma prima di andarsene al nord, si debutta in Italia con «Mi sa che fuori è primavera», oggi alle 19.30 al Piccolo Teatro Studio, progetto di Giorgio Barberio Corsetti e Gaia Saitta dal romanzo di Concita De Gregorio. Dove si racconta di una donna a cui il marito ha sottratto le figlie. Di come si rimette in piedi la propria vita in frantumi. Dal libro un testo teatrale definito «un’azione condivisa con il pubblico». Chissà. Domani si rivede Chiara Guidi, da tempo impegnata in un solidissimo percorso di ricerca sulla voce. Al Grassi propone «Monsieur Teste» di Paul Valéry, produzione Societas seguita alle 21.30 dalle «trame sonore» del pianista e compositore Cesare Picco (a lui tutti i dopofestival al Chiostro). Venerdì e sabato spazio invece al performer e attore svedese Iggy Lond Malmborg che presenterà due suoi lavori: «Physics and Phantasma» e «99 Words for Void» dal drammaturgo Johan Jönson.

Già protagonista nei prossimi giorni di alcune performance in strada, domenica il collettivo IfHuman di Bruxelles propone «Fear and Desire». Paura e Desiderio. Spettacolo cult, in bilico fra teatro e danza. Da non perdere. E poi ancora la proiezione del docu-film «Stop Acting Now» di e con Wunderbaum, artisti olandesi anche protagonisti di «Looking for Paul»; «Opera sentimentale» di Camilla Mattiuzzo per la regia di Matteo Angius e Riccardo Festa (in scena con Woody Neri); due lavori di Industria Indipendente: «I ragazzi del cavalcavia» e «Lucifer»; «Men in the Cities» di Silvio Peroni dal pluripremiato Goode. A chiudere domenica 24 alle 19.30 «Todi is a small town in the center of Italy», ultima produzione della Compagnia The Baby Walk di Liv Ferracchiati, dopo il bel successo in Biennale.

Da oggi al 24 settembre al Piccolo Teatro. Biglietti 15/10/8 euro. Info: 02.42411889.