Merendine, biglietti o farmaci: boom di distributori automatici in Lombardia

Gli italiani fanno crescere il settore dei '24 ore' del 6,1% in un anno con oltre 5.800 attività tra sedi di impresa e unità locali. In testa c'è Roma, seguita da Milano

Un distributore automatico

Un distributore automatico

Milano, 29 agosto 2016 - Negozi chiusi? Nessun problema, ci sono i distributori automatici.  Secondo un'indagine condotta dalla Camera di Commercio di Milano, sono sempre di più gli italiani che acquistano biglietti, comprano cibo o farmaci da banco dai distributori automatici.

Dalla ricerca, realizzata su dati forniti dal registro imprese e relativa al primo trimestre 2016 e sul 2015, è emerso infatti che gli italiani fanno crescere il settore dei '24 ore' del 6,1% in un anno con oltre 5.800 attività tra sedi di impresa e unità locali. In testa c'è Roma con 429 nuovi punti vendita (+5%), seguita da Milano (i distributori sono 384, +3%) e Torino in lieve flessione, con 316 nuove "macchinette", in calo del 4% rispetto all'anno precedente. Sempre più automatica Bari con 199 distributori (+29,2%.), ma cresce l'acquisto a gettoni anche a Napoli (+175, +19,9%), Cagliari (138, +7%) e Genova (135, +6,3%). In testa alla classifica delle regioni italiane c'è la Lombardia, dove si trova un distributore automatico su sei tra tutti quelli installati sul territorio nazionale. La Lombardia in un anno registra un incremento del 2,3% ed è la prima regione italiana per numero di imprese che credono nel 'vending' (896). Milano (384, +3%), Brescia (88, +19%), Bergamo (79, -7%) e Monza e Brianza (74, - 1%) sono le aree che più apprezzano una modalità di acquisto in velocità. Seguono la Lombardia, Lazio e Piemonte rappresentando il 10,2% e il 9,3% del totale nazionale.