Calcioscommesse, chiesto processo per 104. Tra questi Conte e Colantuono

Il procuratore ha chiesto il rinvio a giudizio per 104 indagati. Fra questi il ct della Nazionale Antonio Conte, in riferimento a quando era allenatore del Siena e anche Stefano Colantuono, ex tecnico dell'Atalanta

l procuratore federale della Figc, Stefano Palazzi con il procuratore di Cremona, Roberto Di Martino

l procuratore federale della Figc, Stefano Palazzi con il procuratore di Cremona, Roberto Di Martino

Cremona,  7 giugno 2015 - Inchiesta calcioscommesse, la Procura di Cremona ha chiesto il rinvio a giudizio per 104 indagati. Tra questi anche il ct della Nazionale Antonio Conte con l'accusa di frode sportiva in relazione solo alla partita AlbinoLeffe-Siena.  Ai tempi Conte era allenatore della squadra toscana.  Nella richiesta di rinvio a giudizio del ct della nazionale, Antonio Conte, si fa riferimento a degli accordi sottoscritti tra allenatori Federcalcio in cui è previsto che l'allenatore debba «salvaguardare la condotta morale dei calciatori» e sorvegliare affinchè i calciatori mantengano «una condotta consona ai principi di lealtà e probità». Cade, invece, l'accusa per associazione a delinquere. 

 

Anche per Stefano Colantuono il procuratore di Cremona Roberto di Martino ha chiesto il rinvio a giudizio con l'accusa di frode sportiva. Al tecnico è contestata la presunta combine di Crotone-Atalanta del 2012.

Verrà chiesta, inoltre, l'archiviazione per la partita Novara-Siena del 30 aprile 2011. Per quanto riguarda questo match il procuratore Roberto di Martino ha chiesto l'archiviazione, così come per l'originaria accusa di associazione a delinquere. Accusa che rimane per Cristiano Doni, Beppe Signori ed altri. Per altri dieci indagati, per lo più stranieri, la richiesta di rinvio a giudizio interverrà tra alcuni giorni. Sono 60 le partite per cui c'è un'imputazione. Almeno 200 le partite in odore di combine, secondo la procura cremonese.