Assalto al portavalori di Turate: in aula Giuseppe Dinardi

Il 51enne di Cologno è accusato di essere uno dei rapinatori che partecipò al blitz dell'8 aprile 2013. Si è sempre dichiarato innocente

Il processo contro Dinardi

Il processo contro Dinardi

Como, 26 marzo 2015 - Dopo diciotto giorni di sciopero della fame, è comparso davanti al Tribunale Collegiale di Como (Valeria, Costi, Walter Lietti e Cristian Mariani) il 51enne di Cologno Monzese Giuseppe Dinardi. L'uomo è detenuto al Bassone dal gennaio del 2014, accusato di essere uno dei protagonisti dellassalto ai portavalori della Battistolli, avvenuto l’8 aprile 2013 sul tratto di Turate dell’autostrada A9: un colpo da dieci milioni di euro in lingotti d'oro. Questo il bottino della banda il cui numero di componenti non è mai stato chiarito.

Dinardi si è sempre dichiarato innocente e del tutto estraneo al clamoroso blitz: per questo ha scelto il processo dibattimentale, a differenza del coimputato Antonio Agresti, 43 anni di Andria, in Puglia, che il 23 dicembre è stato condannato a 20 anni di carcere con rito abbreviato

Oggi sono stati ascoltati i primi testimoni dell'accusa: l'ispettore della Squadra mobile che ha coordinato le indagini e le tre guardie giurate che erano sul portavalori. Una di loro ha ricordato i momenti concitati dell'assalto: "Mi sono spaventato perché il vetro blindato non ha una durata eterna... mi sono riparato sotto il cruscotto... Ho temuto il peggio...".