Menaggio, i giudici stravolgono il voto: Spaggiari è sindaco due anni dopo

Il Consiglio di Stato ribalta le elezioni amministrative di due anni fa, dichiarando Michele Spaggiari nuovo sindaco e Adolfo Valsecchi decaduto. Tutto colpa di una scheda

Tutta colpa di una scheda

Tutta colpa di una scheda

Menaggio (Como), 20 maggio 2016 - Il Consiglio di Stato ribalta le elezioni amministrative di due anni fa, dichiarando Michele Spaggiari nuovo sindaco e Adolfo Valsecchi decaduto. Una decisione che pare essere l’ultima parola, anche a fronte della decisione di non andare all’opposizione e di ritirarsi dalla vita amministrativa. La vicenda ruota attorno a un’unica scheda elettorale controversa, sulla quale compariva il voto per Spaggiari, che venne tuttavia dichiarata nulla in quanto la preferenza dell’elettore, era andata a una candidato inesistente. Un nome sbagliato, che aveva aperto un contenzioso trascinato per ventiquattro mesi, in diverse sedi e con pronunce contrastanti. Senza quella scheda, i due candidati al ruolo di primo cittadino, risultavano in pareggio, e quindi era stato automatico andare al ballottaggio, essendo il Comune di Menaggio al di sotto dei 15mila abitanti. Due settimane dopo, la tornata elettorale aveva eletto sindaco Alfredo Valsecchi.

Tuttavia Spaggiari non si era rassegnato, presentando ricorso al Tar: il tribunale non aveva accolto le sue ragioni, rigettando appunto il ricorso e lasciando Valsecchi alla guida di Menaggio. Diversa la decisione del Consiglio si Stato, secondo il quale il voto dato al consigliere non era valido, ma quello dato al sindaco doveva essere regolarmente conteggiato. Un calcolo che avrebbe decretato Spaggiari primo cittadino fin dal primo esisto dello spoglio, reso inutile il ballottaggio e chiarito fin da subito ogni dubbio. Ora, dopo due annidi amministrazione, il Comune di Menaggio viene quindi consegnato al candidato dell’opposizione, che quella scheda ha dichiarato eletto dal cinquanta per cento più uno degli aventi diritto, così come stabilito dalla legge elettorale.