La scultura di Libeskind «s’ha da fare». Via libera anche dalla Sovrintendenza

Alla fine tutti i dubbi e le perplessità sono stati spazzati via in poco più di un’ora di discussione. Il via libera a «Life electric», la grande installazione che l’archistar Daniel Lieskind è arrivato praticamente all’unanimità di Roberto Canali

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Como, 25 settembre 2014 - Alla fine tutti i dubbi e le perplessità sono stati spazzati via in poco più di un’ora di discussione. Il via libera a «Life electric», la grande installazione che l’archistar Daniel Lieskind è arrivato praticamente all’unanimità. Favorevole il Comune, che ha accolto a braccia aperte l’iniziativa degli «Amici di Como», la Provincia e anche Soprintendenza che, si pensava alla vigilia, avrebbe potuto eccepire sulla collocazione della grande porta-scultura al centro del primo bacino del lago. La conferenza si è riunita oggi a Menaggio, all’autorità di bacino del Lario e dei laghi minori, esprimendo «parere favorevole con le prescrizioni emerse nel parere favorevole della Soprintendenza». All’incontro anche l’assessore all’Urbanistica del Comune di Como, Lorenzo Spallino, che martedì si era detto onorato, a nome di Palazzo Cernezzi, di fronte alla scelta di Libeskind di donare una propria installazione. «Le prescrizioni - spiega Spallino - riguardano la valutazione dei materiali e la valutazione di modelli reali per far meglio comprendere le dimensioni dell’opera. Sono prescrizioni, cui ovviamente ci atterremo.

Quanto all’opportunità di valutare l’opera anche attraverso una commissione qualificata, non la riteniamo praticabile. La compatibilità paesaggistica del monumento e la sua collocazione sono state valutate e approvate dalla conferenza. La qualità artistica e il grande valore dell’autore non sono per noi in discussione e siamo convinti che la città sia positivamente coinvolta in questa scelta». Soddisfatto il sindaco Mario Lucini, il quale in attesa di strappare la promozione sulla questione delle paratie, incassa un’opera che renderà ancor più internazionale il nome di Como nel mondo. «Sono soddisfatto - sottolinea - Ora possiamo andare avanti e procedere». Adesso il progetto può entrare nel vivo, con la fase esecutiva che dovrebbe partire a dicembre per concludersi in aprile con inaugurazione dell’opera il 28 dello stesso mese, a un passo dall’avvio di Expo 2015 a Milano.

Costo stimato  dell’intero intervento oltre un milione di euro: 150mila euro per l’installazione vera e propria realizzata in fibra di carbonio con una struttura in tubolari d’acciaio, per un peso di 11 tonnellate. Quasi mezzo milione di euro servirà per rinforzare la diga foranea che, nella sua parte terminale, verrà ampiata fino a ospitare una piazzetta di 250 metri quadri. Il resto servirà per promuovere «Life Electric» nel mondo, tanto che «Amici di Como» insieme a Libeskind sta pensando ad un vero e proprio marchio. Nulla da fare per l’Ordine degli Architetti di Como che nei giorni scorsi aveva sollevato le proprie perplessità, cercando di stimolare un dibattito in città. Ormai la decisione è stata presa e non si torna più indietro.