Como, zecche mai così aggressive: l'allarme a cavallo del confine

In Svizzera i primi casi di una strana allergia provocata dagli insetti

Zecche

Zecche

Como, 19 luglio 2017 - Sulla montagne svizzere è già allarme rosso, ma lungo i sentieri del Lario la situazione non è migliore. Il nemico numero uno per gli escursionisti che durante l’estate amano compiere lunghe camminate sui sentieri in quota è un animaletto di neppure un centimetri di lunghezza: la zecca, mai così aggressiva e pericolosa. Nella Confederazione Elvetica dall’inizio dell’anno sono state più di 4mila le persone che si sono rivolte al medico in seguito al morso del parassita, un vero e proprio record. Tutta colpa delle temperature relativamente miti dello scorso inverno, le zecche, attive quando la temperatura supera i sette gradi, hanno approfittato della meteo particolarmente mite di gennaio e febbraio per importunare escursionisti e appassionati di giardinaggio.

Il picco di attività di questi parassiti corrisponde ai mesi di maggio e giugno. La loro puntura può trasmettere infezioni pericolose per l’uomo dalla meningoencefalite primaverile-estiva, di origine virale, alla borreliosi di Lyme, provocata da batteri. Addirittura a Lugano si è verificato anche il primo caso della sindrome Alpha-Gal, ovvero un’allergia alla carne che si è registrata per la prima volta nel 2015 negli Stati Uniti e anche in quel caso era imputata alla puntura delle zecche. Chi contrae questo tipo di malattia se ingerisce la carne di mammifero, in particolare quella bovina, entro sei o otto ore dall’assunzione accusa arrossamenti cutanei e fatica a respirare, i sintomi di una vera e propria allergia. Nei casi più gravi si può arrivare allo choc anafilattico e alla perdita di conoscenza.

In pratica si diventa allergici agli zuccheri che sono legati alle proteine della carne. Contro le zecche che infestano i boschi del Canton Ticino e del Lario il consiglio è evitare di camminare al di fuori dei sentieri, gli esperti consigliano soprattutto di controllarsi scrupolosamente, visto che questi piccoli parassiti ci impiegano dalle 24 alle 48 ore per attaccarsi al corpo del loro ospite e trasmettere le malattie di cui sono portatori. Si consiglia di indossare abiti chiusi utilizzare prodotti repellenti. E in caso ci si accorga di aver riportato a casa un ospite sgradito non resta che rimuoverlo con una pinzetta appuntita.