Ronde e telecamere non bastano, nei cieli di Colverde debutta il drone

Il sindaco: "Gli investimenti sulla sicurezza non sono mai abbastanza"

Un drone per la sorveglianza del territorio

Un drone per la sorveglianza del territorio

Colverde (Como), 16 ottobre 2017 - Prima le ronde, poi i controlli di vicinato e le telecamere sempre più sofisticate per rispondere alla paura, ora debutta anche il “drone comunale”.  Sarà per la vicinanza del confine svizzero, già pattugliato da tempo da sofisticati dispositivi che sorvegliano i cieli a caccia di spostamenti sospetti lungo la frontiera, ma il sindaco di Colverde, cinquemila anime, sembra fare sul serio.  «L’idea di acquistare il drone risponde a più utilizzi, uno di questi è per motivi di sicurezza», conferma il primo cittadino Cristian Tolettini, già a capo del comune a Drezzo e segretario provinciale della Lega Nord. Uno che in tema di sicurezza ha sempre spinto forte. 

Quando era sindaco di Drezzo, prima della fusione con i comuni di Parè e Gironico, per creare Colverde, era uno dei promotori delle “ronde padane” che pattugliavano il territorio a caccia di ladri. Tolettini fu uno dei promotori anche di una delle prime ordinanze contro l’utilizzo del burqa sul territorio comunale, facendo scalpore anche perché la prefettura decise di annullarla immediatamente. Ora è il debutto della sorveglianza aerea del territorio a caccia di ladri o individui sospetti.  «Abbiamo già un servizio di vigilanza avanzato, con un sistema di telecamere in grado di leggere le targhe e in collegamento diretto con le forze dell’ordine». Non era abbastanza? «Dal punto di vista degli investimenti sulla sicurezza non è mai abbastanza - commenta Tolettini -. Un conto è sorvegliare le via d’accesso alla città, un conto sono le zone isolate. Questa tecnologia ci consente un controllo a 360 gradi di tutto il territorio e soprattutto 24 ore su 24».  La Svizzera da anni si è dotata di droni per controllare i confine. Apparecchiature sofisticate e molto costose in grado di leggere le targhe delle auto ma anche di scoprire chi si aggira per i confini nel contrasto all’immigrazione irregolare.  Il Comune di Colverde ha messo a bilancio 15mila euro per l’acquisto del drone e resta da capire come si dovranno organizzare le forse di polizia locale per far fronte alle nuove incombenze. «L’obiettivo che si siamo posti è quello di avere uno strumento che può essere utilizzato a seconda delle necessità. Può servire alle forze dell’ordine ma anche al nostro ufficio tecnico per mappare il territorio - continua Tolettini -. Ci sono software, ad esempio, che permettono ai droni di individuare la presenza di amianto, ma sarà utile anche per scoprire abusi edilizi». Intanto nei paesi sulle colline comasca, in particolare tra esponenti politici sono emerse alcune considerazioni ironiche e qualche battuta: «Il sindaco non tien conto della fragilità dei droni, apparecchi superlativi, sofisticati, ma facilmente abbattibili, a causa della loro lentezza: basta un fucilata».  Come è accaduto spesso per droni impegnati in scenari più “delicati” rispetto alla tranquilla Colverde.