Provaglio d'Iseo, 17 luglio 2015 - Le torbiere del Sebino, attualmente tutelate dalla Convenzione di Ramsar e considerate "zona umida di importanza internazionale" nonché sito di interesse comunitario, sono una delle riserve naturali più note e frequentate della Lombardia. Nate dalla mano dell'uomo, che qui nei secoli passati ha escavato la torba: un combustibile naturale, attualmente sono formate da una serie di vasche di forma regolare in cui vivono specie ittiche autoctone, come la carpa e la tinca, e alloctone, come il pesce siluro e il pesce gatto americano. Sulle acque si possono osservare specie di fiori rari, quali la ninfea gialla. Attorno alle pozze vi sono anche canneti, giunchi fioriti, giaggioli e erba scopina.
Importantissima è l'avifauna presente, che qui giunge durante la fase migratoria oppure è presente in forma stanziale. Ne sono un esempio la nitticora, il falco di palude, la schiribilla e il tarabusino. La riserva naturale, che insiste sui comuni di Iseo, Provaglio d'Iseo e Corte Franca, è dominata dall'alto dal monastero romanico di San Pietro in Lamosa. L'ingresso nella riserva è a pagamento e durante la visita è obbligatorio restare lungo i percorsi segnalati. E' vietato l'accesso agli animali domestici e alle biciclette.
di Milla Prandelli