
Federica Raccagni
Brescia, 16 settembre 2016 - E' arrivata in Tribunale a Brescia indossando una maglietta con scritto "Io sto con Federica Raccagni". Così Viviana Beccalossi, assessore regionale al territorio, ha voluto "testimoniare ancora una volta vicinanza e solidarietà a Federica", vedova di Pietro Raccagni, il macellaio di Pontoglio ucciso da quattro rapinatori albanesi condannati in primo grado a pene comprese tra i 13 e i 10 anni e 3 mesi di carcere.
L'esponente lombarda di Fdi è presente oggi al processo d'appello "per schierarmi in maniera forte e decisa contro qualsiasi ipotesi di riduzione della pena. Per me - ha chiarito - è già troppo blanda la sentenza di primo grado. Solo con la certezza del diritto e con condanne esemplari i cittadini torneranno ad avere fiducia nello Stato". Oltre alla vedova Raccagni, Viviana Beccalossi ha incontrato Rodolfo Corazzo, il gioielliere che uccise a colpi di pistola il rapinatore albananese durante un tentativo di rapina all'interno della sua villa di Rodano, centro a Est di Milano. "Per lui, proprio in questi giorni, la Procura di Milano ha chiesto l'archiviazione riconoscendo giustamente la legittima difesa. La giustizia deve rivelarsi tale anche per il processo Raccagni".