La Val Camonica cerca 6 infermieri, al concorso si sono iscritti in mille

L’azienda sanitaria sta cercando un posto dove accogliere i candidati

Infermieri e un medico al lavoro (foto d'archivio)

Infermieri e un medico al lavoro (foto d'archivio)

Brescia, 24 agosto 2017 - Caccia al posto a tempo indeterminato: per 6 posti da infermiere sono arrivate più di 1000 candidature. Ha fatto il botto il concorso indetto dall’Asst di Valle Camonica per reperire personale infermieristico da inserire negli ospedali camuni.

«Per noi sono numeri importanti - spiega il direttore amministrativo Giuseppe Ferrari - perché le nostre sono considerate sedi un po’ “complicate” dal punto di vista logistico». A giustificare il boom non c’è solo il desiderio di un posto fisso in un momento caratterizzato dal precariato, anche tra i professionisti della sanità. «Ci sono anche altri aspetti da considerare - spiega Ferrari -. Quando si fanno i concorsi si parte con un numero indicativo, che nel nostro caso sono i 6 posti, ma poi le graduatorie possono essere usate per tre anni. Il turnover che si crea negli ospedali determina assunzioni che possono essere 3-4 volte il numero iniziale previsto». Inoltre, tutti gli altri enti del servizio sanitario regionale possono attingere dalla graduatoria: il concorso in Val Camonica è dunque una porta d’ingresso per entrare nel sistema. «Non si può negare - commenta Ferrari - che c’è anche l’esigenza di trovare lavoro, in un settore in cui gli spazi sono stati pochi in questi anni».

Quella delle graduatorie di durata triennale è infatti una novità: per anni erano continuamente reiterate, cioè non scadevano mai, per cui soprattutto per i giovani non c’era la possibilità neanche di fare un concorso. A questo si è aggiunto il blocco parziale delle assunzioni, che ora in Val Camonica è stato sbloccato. Certo è che gestire mille persone per un concorso non è semplice, visto che in Asst non hanno a disposizione ampi spazi; anche il personale dovrà fare un surplus di lavoro per gestire la documentazione. Già si studia come fare a livello logistico per accogliere i i candidati che dovranno sostenere le tre prove. Intanto ieri l’azienda sanitaria ha deliberato di assegnare ad una società terza il compito di fare una preselezione, che ridurrà un po’ la lista. Per dare un supporto ai candidati, invece, la Cisl Fp ha organizzato, per fine settembre, un corso di preparazione al concorso.