Affetta da sindrome rara e invalida totale: domani scade lo sfratto

Domani scade la terza proroga dello sfratto di Marinella Oberti, 56 anni, fin da bambina alle prese con una grave e rara patologia, chiamata “Sindrome da sensibilità chimica multipla (Mcs), che la rende ivalida al cento per cento, e inoltre la costringe a vivere rigorosamente in abitazioni idonee, sterilizzate in modo approfondito di R.S.

Marinella Oberti, 57 anni, è affetta da una grave e rara patologia, che la rende invalida al 100%

Marinella Oberti, 57 anni, è affetta da una grave e rara patologia, che la rende invalida al 100%

Bergamo, 28 settembre 2015 - Domani scade la terza proroga dello sfratto di Marinella Oberti, 56 anni, fin da bambina alle prese con una grave e rara patologia, chiamata “Sindrome da sensibilità chimica multipla (Mcs), che la rende ivalida al cento per cento, e inoltre la costringe a vivere rigorosamente in abitazioni idonee, sterilizzate in modo approfondito e collocate in contesti privi di fonti di inquinamento. In pratica è allergica a tutto. Una vita di sofferenza e isolamento forzato, quella di Marinella, che dal 2010 alloggia in un piccolo appartamento presso in B&B di Castagneta, a Bergamo Alta.

«Cessato da tempo il contributo del Comune, lei e il marito non sono più riusciti a pagare l’affitto così che la proprietà ha avviato la procedura di sfratto per occupazione senza titolo», spiegano dall’Unione inquilini di Bergamo. La mobilitazione solidale degli attivisti anti-sfratto nei mesi scorsi è riuscita a strappare diversi rinvii dello sgombero. Durante il precedente tentativo di sgombero, il 30 luglio scorso, oltre alle forze dell’ordine, polizia e carabinieri, era intervenuta anche l’Asl che aveva preso atto che allo stato attuale non c’è la disponibilità di un alloggio adatto alle condizioni di salute di Marinella Oberti.  Per evitare rischi per la sua salute, l’ufficiale giudiziario quel giorno aveva dovuto rinviare l’esecuzione dello sfratto. L’Unione inquilini ha più volte rivolto al sindaco un appello perché intervenga per fermare lo sfratto e per garantire una sistemazione alloggiattiva ideonea e non più precaria. Del aso si è interessato anche l’associazionismo cattolico, «mentre – sostiene Fabio Cochis, dell’ Unione inquilini – dobbiamo denunciare l’assenza di collaborazione da parte dell’Amministrazione comunale. La possibilità che un malato grave e invalido possa essere buttato per strada dimostra l’insensibilità e l’incapacità di chi governa di dare risposte alle fragilità sociali che crescono con l’avanzare della crisi economica». Per questo domani, a partire dalle 8.30, si svolgerà un presidio solidale davanti alla casa di Marinella in via al Pianone.