Tino Sana in festa per i suoi 50 anni, s'inaugura la nuova sede della Scuola del falegname

La storica azienda di Almenno San Bartolomeo sarà aperta direttamente in azienda

Allievi scuola di falegnameria ad Almenno San Bartolomeo

Allievi scuola di falegnameria ad Almenno San Bartolomeo

Bergamo,29 gennaio 2016 - La falegnameria Tino Sala di Almenno San Bartolomeo compie 50 anni e festeggia sabato 30 gennaio con l'inagurazione della nuova sede della “Scuola del Falegname”, aperta direttamente in azienda. Un intero edificio, in provincia di Bergamo, dedicato alla conoscenza dell’arte della falegnameria, con corsi avanzati per giovani che intendono diventare professionisti dell’industria del legno, qualificandosi come “Operatori del Legno e dell’Arredo”.  Un centro di formazione che - nato per la prima volta nel 2006 per volere della fondazione Museo del Falegname Tino Sana e di ABF, Azienda Bergamasca Formazione, Ente gestito dalla provincia di Bergamo tra i più accreditati per la formazione professionale, con la collaborazione di Confindustria Bergamo - ha già visto diplomarsi un centinaio di ragazzi e che conquista oggi nuovi spazi direttamente in azienda, utili a soddisfare la richiesta crescente di iscrizioni e a favorire il collegamento sempre più diretto tra scuola e lavoro. 

Perché i giovani hanno ricominciato a credere nelle professioni artigiane, proprio come fece il patron dell'azienda Tino Sana, classe 1936, orfano di padre, cresciuto al Patronato San Vincenzo di don Bepo Vavassori. È lì che Tino, fin da giovanissimo, inizia a imparare il mestiere 'a bottega». Il primo lavoro da falegname arriva nel giugno del 1956 alla Isa-Industria Salotti e Arredi di Ponte San Pietro, azienda da 400 dipendenti in cui subito spicca il suo talento. In breve, diventa operaio specializzato ma alla proposta avanzata dall’azienda di essere nominato caporeparto, si tira indietro. Ha altri progetti: vuole lavorare in proprio e nel 1959 fonda la Sana Costantino. In questo periodo inizia a lavorare per la ditta di arredamenti Sam: gli ordini crescono a vista d’occhio, i rapporti con l’azienda si fanno sempre più stretti tanto che viene ammesso come socio. Poco più tardi, però, ne sarà estromesso. 

Così, Tino riparte da zero e nel 1965 fonda la Tino Sana srl. Il lavoro ingrana, soprattutto all’estero, in primis in Libia, dove realizza l'Università di Tripoli, con 50mila metri quadrati di pannelli in legno, 2.200 porte e 3.200 armadi. Va così bene che nel 1985 la Sam chiude e la compra lo stesso Sana. Il tutto, mentre inizia a prendere forma l’idea di dare vita al Museo del Falegname, luogo di culto in cui ripercorrere la storia del legno. L’inaugurazione dei primi spazi è il 20 giugno 1987, seguiranno ulteriori lavori fino alla versione definitiva del 28 ottobre 2000. Nel frattempo, l’azienda, impegnata soprattutto nell'alberghiero con i Jolly Hotel, l'Excelsior Gallia a Milano, il Gritti Palace a Venezia, e molti altri ancora, si apre a un nuovo mercato: quello navale. Il primo impegno fu per la Crown Odissey a cui seguiranno la Carnival Destiny per Fincantieri, nave dei record che rivoluziona il sistema crocieristico, la Voyager of the Seas per Royal Caribbean, prima nave in Finlandia, la Oasis of the Seas per Royal Caribbean Cruises, ad oggi la nave più grande al mondo, per citarne solo alcune.  Fino al 2010, quando la guida dell’azienda passa ai suoi figli: Guido, responsabile del amministrazione e produzione e Giampaolo, del settore commerciale. 

Oggi, la Tino Sana srl impiega 160 persone per un’area produttiva di 60mila mq di cui 30mila mq coperti e un fatturato da 33 milioni di euro (dati 2014), realizzato per il 70% su commesse estere. E l’amore per il legno continua, di generazione in generazione.