
La polizia
Bergamo, 21 ottobre 2015 - Che i cinesi siano una comunità molto unita, pronta a difendere i propri concittadini, è cosa risaputa. La conferma arriva dall'episodio che è accaduto martedì pomeriggio in via Quarenghi, una delle zone di Bergamo dove risiedono numerosi immigrati e dove sono concentrate diversi esercizi commerciali gestiti da stranieri. Un extracomunitario di origine senegalese, 33 anni, di 1 metro e ottanta di altezza, dopo aver scippato 10 euro a una minorenne, ha varcato l'ingresso di un market cinese, ha preso dagli scaffali quattro lattine di birra e, una volta arrivato alla cassa, ha detto alla proprietaria di non avere nessuna intenzione di pagarle. Davanti alle proteste della donna, ha iniziato a dare in escandescenze: ha gettato la confezione di birra per terra, ha spintonato la titolare e si è poi scagliato contro il marito di quest'ultimo, intervenuto per difendere la moglie: il senegalese lo ha afferrato e lo ha scagliato contro uno scaffale, dove era esposta della merce (il cinese ha rimediato 30 giorni di prognosi). Il 33enne, però, non ha fatto i conti con la reazione dei clienti del negozio, cinque persone, tutte di nazionalità cinese, che si sono avventati senza paura contro di lui, lo hanno buttato a terra e lo hanno immobilizzato, in attesa dell'arrivo della polizia, che nel frattempo era stata avvertita dalla proprietaria del market. Gli agenti di una volante della questura, quando sono arrivati, lo hanno trovato ancora bloccato a terra dai clienti.
Ieri, nel corso del processo per direttissima, l'uomo ha respinto le accuse di scippo e lesioni gravi, dicendo di aver agito in quel modo perchè era stato afferrato alla gola dal titolare cinese dell'esercizio commerciale. Il giudice ha rinviato il processo all'11 novembre per la sentenza. Nel frattempo il senegalese è stato rimesso in libertà.