Ragazzina palpeggiata in strada, Cividate si ribella

Episodio denunciato al sindaco, intensificati i controlli della polizia locale di M.A.

Molestie sessuali (Ansa)

Molestie sessuali (Ansa)

Bergamo, 1 maggio 2016 - È allarme a Cividate, dove da qualche settimana le ragazzine che frequentano la scuola media vengono molestate, nelle vicinanze dell’istituto scolastico, da un gruppo di extracomunitari, con frasi del tipo «Ciao come sei bella, se vuoi ti accompagno io in classe».

La situazione è degenerata pochi giorni fa, quando uno degli immigrati si è avvicinato ad una studentessa e l’ha palpeggiata davanti a tutti in viale Rimembranze. Il fatto è stato denunciato alle autorità, oltre che segnalato più volte al sindaco, Giovanni Battista Forlani, visto che questi cittadini stranieri vivono in un cortile di viale Rimembranze caratterizzato dal degrado: l’interno è adibito a officina meccanica, dove vengono montate e smontate automobili. Il locale caldaie è pieno di materiale di ogni tipo e ciò crea una situazione di pericolo per l’incolumità dei residenti. «Questi individui – spiega una parente della ragazza oggetto delle attenzioni morbose – stanno lì tutto il giorno e al mattino quando passano gli studenti si divertono a infastidirli. Un fatto inaccettabile, ma spingersi a toccarle è davvero troppo». Sulla vicenda è intervenuta la Lega Nord, che attraverso il capogruppo Giovanna Moleri, ha chiesto maggiori controlli. «In seguito alla segnalazione che è stata fatta – accusa l’esponente del Carroccio – non c’è stato nessun intervento».

Sulla vicenda è intervenuto il sindaco: «Si tratta di un fatto gravissimo, che non si deve ripetere. Ma per intervenire serve la denuncia alle forze dell’ordine. In queste mattine, comunque, ho fatto intervenire sul posto gli agenti della polizia locale, chiedendo loro di presidiare viale delle Rimembranze dalle 6.30 alle 8. Episodi del genere non si sono più ripetuti, probabilmente i molestatori si sono allarmati per la nostra presenza. Però lo ripeto: è necessario che le persone sporgano denuncia, in modo da poter identificare i responsabili».

di M.A