Ex statale 525 abbandonata fra degrado e prostituzione

Osio Sotto, situazione insostenibile per i residenti di MICHELE ANDREUCCI

I residenti invocano più controlli da parte dei carabinieri

I residenti invocano più controlli da parte dei carabinieri

Osio Sotto (Bergamo), 16 maggio 2016 - Ogni notte sono costretti a convivere con i rumori dei viavai delle auto dei clienti delle numerose lucciole che stazionano in strada. La mattina, invece, devono fare i conti con profilattici, lattine di birra e bottiglie di vino, fazzoletti di carta, che molte volte vengono buttati persino all’interno dei loro giardini. Benvenuti sulla ex strada statale 525, l’arteria che attraversa il centro abitato di Osio Sotto, da anni terra di prostituzioneI residenti non ne possono più, sfiancati da una situazione diventata insostenibile e, come hanno fatto più volte in passato, invocano maggiori controlli delle forze dell’ordine per cercare di arginare il fenomeno.

«Viviamo in una situazione di disagio a cui non sembra esserci rimedio – accusano alcuni abitanti di via Diaz, i cui balconi si affacciano sull’ex statale – le prostitute e i loro clienti conducono i loro sporchi affari, incuranti della nostra presenza. Non hanno nessun pudore e fanno sesso davanti alle nostre abitazioni. E chi osa protestare viene affrontato a muso duro da coloro che tirano le fila di questo giro. Abbiamo paura e chiediamo una presenza più capillare dei carabinieri». L’ex statale 525 è il regno delle ragazze dell’Est, una volta albanesi oggi romene. Ed è la zona con il più alto tasso di minorenni: grazie ai controlli delle forze dell’ordine, si è calcolato che circa il 60% ha tra i 16 e i 17 anni (ma ne sono state trovate anche di 14 e di 15).

Per renderci conto della situazione, abbiamo fatto un giro una sera qualunque della settimana. La provinciale apre i battenti intorno alle 22, quando la strada si riempie di maschi soli. Dove vada tutta questa gente in auto lo si capisce subito dall’andatura da crociera, dalle sbandate improvvise e dagli stop delle vetture che si accendono a ogni ombra di stivaloni bianchi, che rappresentano i tre quarti dell’abbigliamento delle prostitute. Il territorio di Osio Sotto è solo alla metà, all’arrivo alla prima rotonda le lucciole che sventagliano lampi di pelle nuda facendo bloccare all’improvviso le automobili sono già nove. Avvicinandosi a Bergamo i posti ai bordi della strada devono avere minor «valore commerciale» e lo si capisce da come cambiano le donne: di fronte ad un outlet c’è un gruppo di prostitute regolarmente discinte, ma con età media fuori tempo massimo.

A fianco ce n’è una che supera ampiamente il quintale, non fa nemmeno la fatica di scendere dalla sua auto e mostra la «mercanzia» dal finestrino. Nell’aprile del 2014 i carabinieri di Bergamo hanno arrestato 20 persone appartenenti a un gruppo criminale, composto da albanesi e romeni, che sfruttavano circa un centinaio di ragazze. Ma, passata la tempesta, la situazione è tornata alla normalità. Come ci conferma un carabiniere impegnato con alcuni colleghi in una serie di controlli. «Un calo delle prostitute su questa strada? Qui è sempre tutto uguale», dice scuotendo la testa. È l’una e la notte è ancora lunga.