Omicidi di Gianna e Daniela: ferite troppo simili. L'ultima parola ai medici legali

Colpo di scena i pm titolari dell'inchiesta dispongono un confronto fra i medici legali che hanno analizzato i corpi delle due vittime, Gianna Del Gaudio e Daniela Roveri, entrambe uccise con profondi tagli alla gola

Gianna Del Gaudio e Daniela Roveri

Gianna Del Gaudio e Daniela Roveri

Bergamo, 3 gennaio 2017 - Colpo di scena nel delitto della manager bergamasca Daniela Roveri, 48 anni, sgozzata la sera di martedì 20 dicembre, intorno alle 21, nell’androne del condominio dove abitava con la madre, in via Keplero, nel quartiere cittadino di Colognola. I pubblici ministeri Davide Palmieri e Fabrizio Gaverini, titolari dell’inchiesta, coordinati dal procuratore capo, Walter Mapelli, hanno disposto per i prossimi giorni un confronto tra il medico legale che ha eseguito l’autopsia sul cadavere della 48enne, l’anatomopatologo Yao Chen, dell’Istituto di medicina legale di Pavia, e il collega Andrea Verzelletti, il medico legale degli Spedali Civili di Brescia che ha eseguito invece l’esame sul corpo di Gianna Del Gaudio, l’ex insegnante 63enne ammazzata, con un colpo di coltello, la notte tra il 26 e il 27 agosto nella sua villetta di Seriate. Per l’omicidio l’unico indagato, a piede libero, è il marito, l’ex ferroviere in pensione Antonio Tizzani, che ha raccontato agli inquirenti di aver visto un incappucciato fuggire dall’abitazione del delitto.

In procura c’è massima cautela sul confronto tra i due esperti e gli inquirenti escludono la pista di un serial killer, come per primo ha ipotizzato qualche giorno fa, attraverso una nota stampa, il vicepresidente del Senato, il leghista Roberto Calderoli. Però, vista la similitudine del modus operandi dell’assassino, che in entrambi i casi ha quasi decapitato le vittime con un’unica coltellata alla gola, gli investigatori vogliono vederci chiaro e togliersi ogni dubbio. Piuttosto non sarebbe da escludere che il killer di Daniela abbia deliberatamente fatto leva sull’effetto emulazione con l’altro omicidio irrisolto, quello della professoressa Gianna Del Gaudio. Anche Daniela Roveri è stata aggredita alle spalle. È stato un attimo, poi il killer, con un solo taglio netto, le ha quasi reciso la gola, senza darle nemmeno il tempo di difendersi: sulle braccia e sulle mani, infatti, non sono state rinvenute ferite da difesa.

Prima di finire a terra la vittima deve aver tentato di girarsi, perchè ha compiuto una torsione cadendo sulla schiena, con il volto rivolto verso l’ascensore e con il braccio sinistro alzato sulla testa. Accantonata la pista iniziale della rapina finita male, ora gli occhi degli inquirenti sono puntati sulla vita privata di Daniela. Il decesso è stato quasi istantaneo, probabilmente per la grave emorragia provocata dal taglio alla gola. Anche Gianna Del Gaudio è stata uccisa con un taglio netto alla gola, che l’ha quasi decapitata e pure in questa occasione pare assodato che l’assassino abbia agito sorprendendo la sua vittima alle spalle, senza darle modo di abbozzare una difesa. Due delitti brutali, sui quali gli inquirenti non vogliono lasciare nulla di intentato per giungere alla loro soluzione.