Orio al Serio al decollo: 100 milioni d’investimenti

Nel nuovo terminal anche un salone di bellezza di Alessandro Borelli

L'aeroporto di Orio al Serio (De Pascale)

L'aeroporto di Orio al Serio (De Pascale)

Orio al Serio (Bergamo), 26 maggio 2015 - Un'area terminal completamente rinnovata - e, novità assoluta, dotata di un salone di bellezza e di centro commerciale con 51 negozi di gran marca - per consolidare il ruolo strategico dell’aeroporto di Orio al Serio, attualmente terzo scalo in Italia per numero di passeggeri, nel sistema lombardo e, più in generale, del Nord Italia. È questo l’obiettivo perseguito da Sacbo, la società di gestione della struttura, che ieri, alla presenza del presidente Miro Radici e del ministro per le Infrastrutture, Graziano Delrio, e dei più alti rappresentanti delle istituzioni ha inaugurato i nuovi spazi. Che, come ha ricordato lo stesso Radici, «rientrano nel piano biennale degli investimenti per un totale di 100 milioni di euro».

La sfida è quella di «tenere il passo» perché, come hanno sottolineato tutti i presenti, le esigenze degli utenti mutano rapidamente e la «customer satisfaction», oltre alle indiscutibili opportunità offerte dai voli low cost, diventa fondamentale per non perdere posizioni. Già oggi, del resto, Orio al Serio è un pilastro del sistema economico locale, con oltre 4mila posti di lavoro diretti e più di 4.500 tra indiretti e indotti. «Lo scalo orobico - ha sottolineato il presidente della Regione, Roberto Maroni - è la principale porta d’accesso per i passeggeri diretti nella parte Est della Lombardia. Il nostro turismo passa di qui. Oggi è una bella giornata perché si potenzia il sistema infrastrutturale lombardo. In questi anni abbiamo fatto tanto per migliorare la viabilità e oggi potenziamo la mobilità aerea. Orio ha già superato Linate come numero di passeggeri nei primi mesi del 2015 e fa parte a pieno titolo, come eccellenza, del sistema aeroportuale lombardo e nazionale».

Anche gli assessori bergamaschi del Pirellone, Claudia Terzi (Ambiente) e Alessandro Sorte (Infrastrutture) hanno rimarcato che «Sacbo è un’azienda che funziona, che genera ricchezza e garantisce tanti posti di lavoro connettendo Bergamo con le maggiori capitali europee» pur puntualizzando pure che «è importante non dimenticare, in un’occasione del genere, le opere compensative, perché come va tutelata un’azienda, allo stesso modo la politica deve tutelare i cittadini e i sindaci». E mentre il sindaco di Bergamo, Giorgio Gori, ricordava di avere «chiesto al ministro il collegamento ferroviario tra la città e lo scalo», i presenti si sono dedicati alla visita al terminal. Fra le innovazioni più curiose, anche un salone di bellezza (il primo in uno scalo italiano) gestito dalla società bergamasca Beauty Gate.