Non sono neanche le 16 di venerdì 28 marzo 2025 quando una quattordicenne sale sulla 63 al quartiere Olmi per raggiungere un’amica a Muggiano. Una delle telecamere installate a bordo dell'autobus riprende la scena. Di fianco alla minorenne, nei posti più vicini alla porta centrale del mezzo pubblico, si siede un ragazzo: "Non destava sospetti, era tranquillo e ben vestito", racconterà al Giorno il padre dell'adolescente. A un certo punto, però, lo sconosciuto inizia ad allungare le mani sulla gamba sinistra della quattordicenne: lei se ne accorge immediatamente e si alza per allontanarsi e scendere dal bus, nonostante manchino ancora due fermate alla sua destinazione. Mentre lascia il sedile per raggiungere la porta, il ragazzo, poi identificato come il ventenne D.B., la palpeggia ancora nelle parti intime. Lei riesce in qualche modo a uscire e ad accodarsi agli altri passeggeri in attesa che il pullman si fermi. La minorenne scende col telefono in mano: sta per chiamare il fratello per segnalargli quanto le è appena successo. Passano pochi secondi, e si accorge che il molestatore la sta pedinando in strada. Il secondo assalto andrà in scena poco lontano in via Lucera: la quattordicenne verrà scaraventata a terra, quasi privata dei pantaloni e nuovamente abusata. Poi l'intervento di una passante, la fuga dell'aggressore e l'indagine-lampo della polizia locale che porterà a San Vittore il ventenne nel giro di 19 ore.
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