REDAZIONE VARESE

Criterium alle Bettole Solo mille all’ippodromo

Il presidente della Varesina Guido Borghi sulle limitazioni per il Covid: "Meno pubblico, ma lo spettacolo in pista è rimasto di altissimo livello"

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La vetrina dell’attesissimo Criterium all’ippodromo delle Bettole rappresenta un’occasione per tracciare primo bilancio della stagione estiva. In attesa di godersi le gare di domani (inizio riunione fissato alle 20:30) il presidente della Varesina Guido Borghi spiega come le limitazioni abbiano il loro peso ma si stiano al contempo rispettando le aspettative. "Purtroppo l’ingresso consentito solo a mille persone incide, lo spettacolo in pista è rimasto di altissimo livello ed è un vero peccato".

Un rammarico che accresce per le condizioni offerte dalla struttura delle Bettole. "Questo tipo di limitazioni sono accolte con riluttanza da tutte le società sportive a partire dal calcio, noi poi abbiamo la possibilità di usufruire di ampi spazi all’aperto, speriamo che il green pass possa venire incontro alle nostre esigenze". Anche perché lo spettacolo offerto da una corsa come il Criterium è quel biglietto da visita che il mondo dell’ippica può sfruttare per ampliare il proprio bacino d’utenza. Una svolta che porterebbe con sé solo benefici come ripete ormai da anni il patron Borghi: "Le corse dei cavalli racchiudono storia, cultura ed esperienza. A differenza di molti altri sport l’ippica crea posti di lavoro, questo è un aspetto importante. Non stiamo parlando solo di un passatempo, dietro c’è lo sviluppo della razza equina che ha visto l’Italia sviluppare linee stalloniere che hanno portato nel mondo grandi campioni". I cavalli hanno fatto la fortuna di tanti professionisti come Gaetano Benedetti ex allenatore che a Varese ha legato il ricordo della prima vittoria. "Era il 1952. La prima cosa che mi viene in mente pensando alle Bettole è il prato centrale, curatissimo, che ospitava la folla quando negli anni ’60 mancavano ancora le tribune. Varese offre un panorama unico è sempre stato un piacere correre lì". Mattia Boria