Varese, opere degli studenti contro la violenza di genere

L’esposizione di Villa Baragiola dedicata a Giada Molinaro, travolta e uccisa da un’auto

Alcuni studenti osservano le fotografie esposte

Alcuni studenti osservano le fotografie esposte

Varese, 9 marzo 2017 - Le opere dei ragazzi del liceo artistico Frattini e un concorso per la realizzazione di tre panchine. Il filo rosso che collega le due iniziative, che prendono il via l’8 marzo, è quello di denunciare la violenza sulle donne. E a una giovanissima donna, morta in circostanza tragiche, è dedicata l’esposizione. Un pensiero, infatti, è rivolto a Giada Molinaro, la studentessa travolta e uccisa sulle strisce pedonali lo scorso settembre: una foto, donata dal padre che lavora al liceo, è esposta insieme agli altri scatti.

La professoressa Renata Castelli, tra le promotrici della mostra, ha sottolineato che "l’idea è nata all’interno della scuola, con ragazzi di II che hanno realizzato opere di tipo fotografico, grafico e installazioni". Opere che "nonostante la giovane età degli autori, lasciano intendere una bella riflessione sul tema della violenza sulle donne". L’esposizione “L’arte non tace” è stata allestita presso Villa Baragiola, al museo Tattile, in via Caracciolo 46 ed è stata inaugurata ieri pomeriggio. Gli orari per la visita, spiega Castelli, "sono al pomeriggio fino alle 17.30. Resterà aperta certamente per una settimana, poi si vedrà". L’iniziativa è stata realizzata assieme all’Associazione “Violenza Donna”, con il patrocinio del Comune. La mostra comprende una sessantina di opere, frutto di una riflessione approfondita sul “femminicidio”, neologismo che drammaticamente definisce il grande problema della violenza sulle donne. Le studentesse Letizia Cagnola e Ludovica Molinari hanno lavorato al coordinamento e alla realizzazione della mostra in tutte le sue fasi.

All'interno della mostra hanno trovato spazio anche le proposte progettuali relative alla realizzazione della panchina rossa, oggetto metafora della lotta contro gli abusi e la violenza di genere. "Il Comune di Varese - aggiunge la docente - attraverso l’assessore Dimaggio, ha proposto di realizzare tre panchine: all’interno dei Giardini Estensi, in piazza Giovine Italia e in via Manin. Verranno scelti tre progetti, in tutto ne abbiamo realizzati sette, che faranno riflettere sulla violenza alle donne". In questo caso i lavori sono stati "realizzati dai ragazzi di V". Si tratta di otto studenti della classe 5 E, indirizzo grafico: Michela Baccari, Erika Buono, Greta del Monte, Alessia Grignaschi, Marta Lovato, Claudia Montuori, Alberto Sassi e Alice Tirinato.