Varese celebra il suo patrono Onorificenza al professor Grossi

Riconoscimento alla Libreria Antiquaria Canesi e alla mamma dell’anno Giuseppina Larghi

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di Lorenzo Crespi

Varese ha celebrato il suo patrono San Vittore. Anche quest’anno è stata una festa in forma ridotta a causa dell’emergenza sanitaria. Nessun corteo dunque: le celebrazioni si sono limitate alla messa in basilica. Ma se nel 2020 la chiesa aveva ospitato solo le autorità questa volta i fedeli sono potuti tornare tra i banchi per vivere la patronale in prima persona. La funzione ha preso il via alle 11 con il rito del faro a memoria del sacrificio del santo che ha donato la propria vita in nome della fede. Durante l’omelia il prevosto monsignor Luigi Panighetti ha parlato del difficile momento che la città sta vivendo. "La situazione dovuta alla pandemia – ha detto – è tuttora molto seria e fonte di gravi preoccupazioni su svariati livelli, compreso quello spirituale per cui molti si sentono demotivati, bloccati, quasi incapaci di reagire a causa del timore provocato dalla crudele malattia". Ma il prevosto ha invitato tutti a trovare la forza di reagire con fede, speranza e carità.

"Questo – ha concluso – è il tempo di una rinnovata e robusta fraternità fatta da relazioni vere, personali, in reciproco ascolto e cooperanti". Al termine della messa c’è stato spazio per la consegna delle onorificenze da parte della Famiglia Bosina, a partire dalla Girometta d’oro, che da oltre 60 anni premia varesini insigni, distintisi per impegno e capacità professionali, artistiche, sportive o politiche. Il premio è stato conferito al professor Paolo Grossi, direttore del reparto Malattie infettive dell’Ospedale di Circolo di Varese. È stato premiato per "la sua indiscussa professionalità e competenza, la sua abnegazione in questi quindici mesi in trincea contro il Covid-19 e il suo rapporto con i pazienti".

Il riconoscimento per l’attività economica dell’anno è andato invece alla Libreria Antiquaria Canesi di via Walder, aperta nel 1984. Infine il premio Mamma dell’anno 2021, che è stato assegnato a Giuseppina Larghi, per il suo impegno nella vita sociale e comunitaria nel quartiere delle Bustecche.