Tricolore coi papaveri sopra la scritta nazista

Sulla facciata della sede Pd di via Monte Rosa a gennaio apparve l’insegna di Auschwitz. Inaugurato ieri il nuovo murale

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A gennaio sulla facciata della sede del Pd in via Monte Rosa a Varese erano apparse svastiche e una scritta di stampo nazista che recitava “Il lavoro? Arbeit macht frei“, riportando alla mente il cancello del campo di concentramento di Auschwitz.

In occasione di una ricorrenza simbolica come il Giorno della Memoria i rappresentanti varesini del Pd avevano cancellato le scritte, annunciando la volontà di organizzare un concorso per la realizzazione di un murale che andasse a coprire l’intera parete. Il progetto selezionato è quello dello street artist “Mister Riga“, che ha disegnato un tricolore con papaveri, i fiori dei partigiani. Per inaugurare l’opera è stata scelta un’altra data ricca di significato come il 25 Aprile.

"Le svastiche non possono avere diritto di cittadinanza da nessuna parte, tantomeno sui muri della nostra sede", ha detto il segretario cittadino dei Dem Luca Carignola. La presentazione del murale è stata uno degli appuntamenti della giornata in città, che ha visto il suo clou nella celebrazione ufficiale organizzata da Comune e Anpi. Dopo la Messa a San Vittore, è partito il corteo che ha sfilato per il centro con la deposizione delle corone d’alloro all’Arco Mera e al monumento di largo Resistenza. Quindi l’arrivo nel Salone Estense per la cerimonia con i discorsi delle autorità. "Un giorno importante che è nostro compito tramandare – ha detto il sindaco Davide Galimberti – Oggi non è un 25 Aprile come gli altri. A poche migliaia di chilometri da noi è in corso una guerra da parte della Russia nei confronti dell’Ucraina e conseguentemente contro tutti noi che crediamo nella pace e vogliamo vivere in un mondo senza guerre". A portare la propria testimonianza una donna ucraina, Maria Hayday, che ha ringraziato Varese per l’accoglienza.

Presente anche il presidente della Regione Attilio Fontana, che ha sottolineato l’importanza di "difendere i nostri principi, la Costituzione e i valori democratici".

Lorenzo Crespi