Sosta a pagamento all’ospedale pure per i lavoratori con il camice

Dal 2020 per il personale sanitario il parcheggio al Del Ponte era gratuito. Da domani si cambia

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di Lorenzo Crespi

Negli ultimi due anni a Varese il personale sanitario ha potuto usufruire della gratuità dei parcheggi negli stalli blu a pagamento. Una misura disposta dall’Amministrazione comunale per agevolare l’attività di medici e infermieri impegnati nell’affrontare la pandemia. Il provvedimento, datato 16 marzo 2020, è stato prorogato fino a ora. Ma con la fine dell’emergenza sanitaria fissata per domani, la gratuità per gli operatori sanitari verrà a mancare. I dipendenti dell’Ospedale Del Ponte per lasciare l’auto nei pressi del nosocomio dovranno quindi pagare la sosta, come anche i lavoratori dell’ambulatorio di viale Monte Rosa.

I sindacati varesini chiedono che si trovi una soluzione a favore dei lavoratori, e nella giornata di ieri hanno organizzato un presidio proprio davanti all’Ospedale Del Ponte per sollecitare le istituzioni. In particolare Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl chiedono che ai dipendenti dell’ospedale di piazza Biroldi vengano concesse le stesse tariffe agevolate dei colleghi che lavorano al vicino Ospedale di Circolo.

"Ci rivolgiamo alla Regione, che ha costruito un ospedale in un’area dove mancano i parcheggi – sottolinea Gianna Moretto, segretario generale Fp Cgil Varese – ma anche all’azienda Asst Sette Laghi e al Comune, che dovrebbero avere figure preposte come i mobility manager". A questi tre enti i sindacati chiedono di trovare una sintesi. "Le istituzioni potrebbero dimostrare che possono fare la differenza e non rimpallarsi il problema – continua Moretto – Bisogna considerare inoltre che i lavoratori arrivano da due anni difficili di pandemia e che stanno operando già in carenza di personale". Per quanto riguarda l’ambulatorio di viale Monte Rosa, le preoccupazioni dei sindacati non riguardano solo i posteggi per il personale bensì più in generale la viabilità dell’area. Qui sorgerà una delle nuove Case di comunità, dove saranno accorpati servizi attualmente offerti in altre sedi.

"Entro fine anno è previsto lo spostamento, ma forse nessuno ha pensato alle conseguenze – osserva Moretto – non solo per i dipendenti ma anche per gli utenti: è una zona già congestionata, tra le scuole e la presenza di molti uffici pubblici".