Sindacalista accusato di molestie da una hostess: assolto dal giudice, manca la prova

La vicenda risale al 2018. La donna aveva chiesto. una consulenza alla Cisl

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È stato assolto l’ex sindacalista della Fit Cisl di Malpensa e assistente di volo, accusato di aver molestato una hostess. La sentenza è stata pronunciata ieri dal presidente del collegio Nicoletta Guerrero. La vicenda risale al 12 marzo 2018, la denuncia della donna era stata presentata nel mese di luglio dello stesso anno. L’hostess si era rivolta alla Fit Cisl per una vertenza che intendeva aprire nei confronti della compagnia di cui era dipendente, per diritti fondamentali non rispettati, il 12 marzo 2018 era stato fissato l’incontro con il sindacalista, incontro avvenuto dopo le 18 quando gli altri delegati erano già andati via e nell’ufficio erano soli. Mentre stava spiegando la sua situazione, il sindacalista le avrebbe messo le mani addosso palpeggiandola. L’imputato ha sempre respinto l’accusa. Il 21 dicembre 2021 al termine della requisitoria il pubblico ministero Martina Melita aveva chiesto la condanna a due anni.

Ieri mattina per l’ex sindacalista l’assoluzione perché il fatto non sussiste. Il presidente ha letto in parte le motivazioni sottolineando come la parte civile "sia stata creduta" dal collegio ma come in sede di istruttoria non siano emersi elementi di prova sufficienti per arrivare ad una condanna dell’imputato. In particolare è mancata la certezza su un punto fondamentale e cioè se la porta dell’ufficio dove era avvenuto l’incontro fosse stata chiusa a chiave dal sindacalista, come sostenuto dalla hostess, o invece non lo fosse come dichiarato dall’imputato. È mancata la prova che la hostess potesse o meno lasciare liberamente la stanza dell’incontro in qualunque momento. Dal dibattimento sarebbe emerso però che l’uomo avrebbe comunque avuto "comportamenti inappropriati". R.F.