REDAZIONE VARESE

Stop forzato per lo sgombero, il sindaco di Saronno sta con i negozianti

Relazione sugli incassi sfumati nel giorno del blitz al Telos di SARA GIUDICI

Il sindaco Alessandro Fagioli con il capitano dei carabinieri Giuseppe Regina

Saronno (Varese), 23 marzo 2016 - "Abbiamo ascoltato i commercianti che settimana scorsa hanno avuto seri problemi in seguito alla chiusure delle strade per la presenza delle due ragazze sul tetto durante lo sgombero dello stabile occupato in pieno centro. Vogliamo raccogliere in una relazione i danni che hanno subito così da informarne nel dettaglio la Questura". Queste le parole del sindaco Alessandro Fagioli, per il quale la partita con il centro sociale Telos non si è ancora conclusa.

I ragazzi avevano "invaso" l’ex centro per l’impiego di via Pasta venerdì 4 alle 13 e un’ora dopo il primo cittadino si era già presentato alla caserma dei carabinieri di via Manzoni per sporgere denuncia e chiedere lo sgombero dello stabile. Giovedì 17 marzo carabinieri e polizia di Stato hanno organizzato un blitz ma due ragazze son riuscite a salire sul tetto e lì son rimaste dalle 7.30 alle 21. Nella mattinata il sindaco ha effettuato un sopralluogo con le forze dell’ordine mentre le due giovani, una sedicenne di Uboldo e una ventenne di Lomazzo erano sul tetto.

Il primo cittadino ha seguito l’evolversi della situazione per l’intera giornata: dal blitz iniziale alle lunghe ore di permanenza sul tetto delle due giovani che hanno spinto i tutori dell’ordine a blindare l’isolato fra piazza Indipendenza, via Padre Monti, via Tommaseo e via Pasta. Decine di negozi, di fatto, non hanno potuto lavorare. "Già venerdì mattina – continua Fagioli - l’assessore al Commercio, Francesco Banfi ha effettuato un sopralluogo parlando con i commercianti della zona. In molti ci hanno segnalato di aver subito perdite economiche per mancati introiti".

Effettivamente soprattutto al pomeriggio la zona è stata assolutamente off limits e così negozi e bar sono rimasti completamente deserti. "Abbiamo chiesto a tutti – rimarca Fagioli - di stimare a quanto ammontano i danni così da poter spedire in Questura una dettaglia relazione su quanto la presenza delle ragazze sul tetto sia costata alla città di Saronno e in particolare ai suoi commercianti". "Non è tanto la vana speranza di ottenere un rimborso a farci muovere – conclude con franchezza l’assessore al Commercio, Francesco Banfi – quanto la volontà di far vedere quanto questi fatti finiscano per impattare anche sulla quotidianità di persone che lavorano duramente per tutta la giornata. Non a caso abbiamo mantenuti i contatti con i diretti interessati e con le associazioni di categoria per monitorare cosa stesse succedendo".