Saronno, al presidio dei lavoratori si offre il panettone

Protesta all’Industriale chimica sul premio di partecipazione

Il presidio dei lavoratori

Il presidio dei lavoratori

Saronno (Varese), 21 novembre 2018 - Due scioperi e un presidio per chiedere all’azienda, l’Industriale chimica di via Grieg, un miglior trattamento sul premio di partecipazione non solo sul fronte economico ma anche sulle modalità con cui viene distribuito. Ieri dalle 11 alle 14 una cinquantina di dipendenti hanno organizzato un presidio davanti all’azienda, parte della multinazionale Chemo e specializzata nella produzione di principi attivi venduti in tutto il mondo.

"Lo sciopero ha interessato – spiega Davide Maragna funzionario della Filctem Cgil – sia mercoledì 14 sia martedì 20 novembre gran parte dei 197 dipendenti. Chi lavora in turni ha scioperato le ultime 4 ore chi fa giornata le prime 4". Al centro del contenzioso il premio di partecipazione: "In passato i lavoratori percepivano un premio di oltre 2 mila euro poi con le difficoltà del 2013 hanno accettato una flessione e si è arrivati a mille euro. Quest’anno la partenza è stata di 1.200 euro: abbiamo chiesto un sensibile aumento in virtù degli ottimi risultati ma anche modifiche sulle modalità con cui il premio viene distribuito. Ci sono venuti incontro con proposte ma consideriamo le modalità aziendali troppo autocratiche, su questo e su altri temi: da qui la mobilitazione. E visto che è stato comunicato che non ci sarà la distribuzione del cesto di natale abbiamo organizzato il presidio distribuendo noi il panettone" conclude Maragna. "Abbiamo ascoltato le richieste dei dipendenti che era di aumentare il premio a 2mila euro – spiega il direttore generale Andrea Benigni di Industriale chimica – e abbiamo dato una proposta concreta con un aumento del 32% che porta il premio a 1.600 euro. Il dialogo e il confronto non verrà mai meno ma credo sia giusto che vengano considerate anche le necessità dell’azienda. E’ vero siamo in crescita ma stiamo anche facendo importanti investimenti tra cui uno di 26 milioni in materie prime e l’acquisizione da 18 milioni di una start up nel Pavese".